Zadie Smith – "Denti bianchi": (K)No(W) Future
Traduzione a cura di: Laura Grimaldi
Casa editrice: Mondadori
Edizione: 2000
Pagine: 552
Denti bianchi è lo sfolgorante libro d’esordio di Zadie Smith, pubblicato nel 2000, è un ritratto di famiglia o meglio, di due famiglie immerse nel rutilante multiculturalismo londinese: una composta dall’ inglesissimo Archie Jones e la vulcanica caraibica Clara, mentre l’altra è quella dei bengalesi Iqbal, formata da Samad, ex compagno d’armi di Archie, e sua moglie Alsana.
L’esistenza delle due coppie verrà poi allietata dalla nascita di Irie per i Jones e dei gemelli Magid e Millat per gli Iqbal, ma questo è solo l’inizio del viaggio nel complesso mondo di chi, per nascita o natura, sente di non appartenere ad alcun luogo.
Con continui richiami al passato dei personaggi, che ci verrà svelato tramite numerosi flashback, apprenderemo ad amarli e comprenderli nonostante (e soprattutto) per la loro commovente umanità. Il quadro è arricchito anche da strepitosi personaggi secondari che la Smith delinea con rara maestria.
I temi affrontati sono quelli ostinatamente presenti nelle società multiculturali: la religione, o l’assenza della stessa, la tradizione e la costante ansia di perdere la propria identità; il lettore potrà chiaramente percepire la paura e l’amarezza ma anche la vitalità che pervade le varie storie, fino ad un finale di apertura e speranza nei confronti del tanto temuto futuro.
Gradimento: 10/10
*v. fonti in calce