David Sedaris – "Mi raccomando: tutti vestiti bene": Tenera ferocia
Traduzione a cura di: Matteo Colombo
Casa editrice: Mondadori
Edizione: 2007
Pagine: 236
Chi di noi non ha mai detto di adorare I propri genitori, ma allo stesso tempo li ha bollati come insopportabili? Chi di noi ha tormentato, o è stato tormentato, dai propri fratelli? Chi di noi non ha mai fatto un bilancio di quanto bella e divertente sia la propria famiglia ma, allo stesso tempo, anche bislacca e disfunzionale?
Ecco, David Sedarisrisponde a tutti questi quesiti retorici con stile ed ironia.
In Mi raccomando tutti vestiti bene, ci immergiamo in una biografia dell’autore, che parte dai suoi otto anni con il traumatico trasferimento da Rochester a Raleight, North Carolina, fino a quando si stabilirà in Francia con il proprio compagno.
Composto da ventidue episodi che raccontano vari aspetti della vita di Sedaris e della sua famiglia, i temi spaziano dalla risoluzione dei comuni problemi adolescenziali di Contemplare le stelle, alla dolorosa impresa, narrata in Egira, dell’ accettare ciò che si è e di come questo sia, a volte, fonte di sofferenza per le persone che più amiamo.
Nel mezzo ci sono poi perle di puro umorismo come Il Gallo si sistema e Baby Einstein, ma anche testimonianze al limite del surreale, come il buffo episodio narrato in Il lavoro nel sangue.
In alcuni racconti però si evince che evidenziare il lato comico di un fatto sia soprattutto una necessità per scendere a patti con una verità troppo complicata da accettare, ad esempio nel bellissimo Mettiamoci un coperchio sopra, in cui Sedaris rappresenta con leggerezza il difficile rapporto con una delle sue sorelle.
La particolarità di questo libro sta nella sua capacità di far ridere, ma anche di commuovere profondamente, trascinando il lettore su una montagna russa emotiva da cui, una volta scesi, si ha la sensazione di aver capito di più non solo dell’autore ma anche di sé stessi.
Media Critica e Pubblico*: 7.5/10
Gradimento: 8/10
*v. fonti in calce