L'Amletico

View Original

5 canzoni essenziali di Elisa

Restare a casa è la regola. Andrà tutto bene invece è il mantra che ormai è riuscito a trovare uno spazio tutto per sé nelle coscienze di tutti noi; un'eco planetario che risuona continuamente, doveroso, necessario e guerriero per combattere il coronavirus, alias Il mostro invisibile.

E proprio qualche ora fa a ricordarcelo è stata Elisa, pubblicando il suo ultimo singolo "Andrà tutto bene", appunto, scritto e cantato insieme a Tommaso Paradiso durante le dirette Instagram in cui migliaia di followers dei rispettivi cantanti hanno potuto assistere e contribuire alla creazione e stesura del brano.

Elisa Toffoli, nata a Trieste il 19 Dicembre del 1977, è una delle poche artiste più talentuose e rare che l'Italia abbia mai generato. Dotata di una straordinaria sensibilità, Elisa non solo canta e scrive – in inglese e in italiano – i suoi brani, ma arrangia e produce. Un'artista in costante evoluzione, priva di sovrastrutture, che riesce sempre a non ripetersi e a sorprendere per il suo saper spaziare tra i vari generi musicali, perché ama la musica nella sua totalità, pur mantenendo un elemento fondamentale che è la sua verità.

Per l'occasione L'Amletico ha deciso di omaggiare Elisa e la sua musica, dandomi la possibilità di pubblicare una lista strettamente personale di 5 brani suoi che, come tanti altri, mi hanno ispirato, emozionato e aperto il cuore.

1) LABYRINTH

Questo brano alternative rock-grunge è stato scritto da Elisa ed è contenuto nel primo album Pipes and Flowers del 1997. Ho scelto Labyrinth perché è considerato uno dei suoi brani che più la rappresentano, nel quale risaltano sia le qualità canore che quelle compositive. Per registrare Pipes and Flowers Elisa dovette recarsi a Berkeley in California, dove insieme ai suoi produttori di quel tempo, Corrado Rustici e Darren Allison, iniziò un lungo lavoro sui pezzi che aveva scritto per quell'album e che tanto avevano degli artisti da cui era stata influenzata come ad esempio Alanis Morissette, i Doors e i Cranberries. Questa è l'esibizione live di Labyrinth che più amo, all'MTV day del 15 settembre 2000, dove c'è una giovane Elisa, libera e potente come non mai. 

2) LISERT

Brano contenuto nell'album Heart del 2009. Ho scelto questa canzone perchè dentro c'è tutta la verità di Elisa, le sue origini, le sue speranze e i suoi ricordi. Lisert, per chi non lo sapesse, è una zona industriale e portuale nei pressi della sua città Monfalcone, dove Elisa andava con i suoi amici a passare il tempo e che considerava come un rifugio di tutto. "Questa è la bella città in cui sono nata, il posto a cui appartengo e dove sempre tornerò", canta in inglese nel ritornello. Questa canzone è stata la colonna sonora del primo viaggio che feci a 18 anni da solo, da Roma a Trieste, per andare a vederla cantare. "Questo posto è il mio scudo, è la mia casa. E se davvero vuoi conoscermi, prego ...vieni a dare un'occhiata", sussurrando melodiosamente nel bridge, e così accettai quell'invito partendo per il Friuli. Qui sotto metterò il link della canzone, ma vi invito ad ascoltare qualsiasi versione live, specialmente quella all'arena di Verona del 10 settembre 2010, che rimane la mia preferita in assoluto.

 3) ROCK YOUR SOUL

Ho scelto Rock your Soul perchè è una canzone in cui Elisa riesce a trasmettere tutto ciò che ha dentro trasformandolo in pura poesia. E' un brano piano voce e archi scritto da lei, ricco di metafore e immagini evocative, essenziale. Ho dei bellissimi ricordi legati a questa canzone. In particolare di un giorno d'estate con i miei più cari amici in montagna, sdraiati all'ombra di un albero, accarezzati dalla brezza di quel posto a contemplare il silenzio, mentre la voce di Elisa ci cantava in inglese nelle cuffiette "mi sento più vicina alle nuvole, sto toccando le foglie più alte, in cima agli alberi, la liberazione di un mio desiderio". Questa esibizione di Rock your Soul risale al 2001 per lo showcase dell'album Then Comes the Sun, un disco a dir poco straordinario.  

4) HAPPINESS IS HOME

In questi giorni di lockdown, è una delle canzoni che ho più in testa. L'ho amata alla follia dal primo ascolto. Questa è l'Elisa che ha sempre assecondato i miei momenti in cui mi sentivo un po' fuori luogo, quasi ovunque, tranne che a casa. Sembrava leggesse i miei pensieri. Bizzarra, elettronica… un po' Bjork, un po' non-so-perché Alice in Wonderland. Esistono diverse versioni remix di Happiness is Home, e l'album che la contiene è Asile's World del lontano 2000.

 5) INTERLUDE

Questo è un brano a cui sono particolarmente affezionato. Il disco che lo contiene è Lotus, un concept album totalmente in acustico – un capolavoro, direi – dedicato alla natura e che come simbolo ha il fiore di Loto. Ed Interlude è una traccia che va ascoltata ad occhi chiusi, una canzone-fotografia che riesce a portarmi in un'altra dimensione, dove l'essere umano e la natura sono in stretta connessione, in armonia perfetta, lontano da tutto.