I Guerrieri Della Notte - Colpi proibiti nei bagni di Union Square
Walter Hill nel 1979 è al suo terzo film dopo aver diretto Charles Bronson in L'Uomo Della Strada e realizzato un thriller d'azione del calibro di Driver L'Imprendibile. Dalle lezioni di Sam Peckinpah, assoluto punto di riferimento, il regista americano completa con I Guerrieri Della Notte una triade invidiabile in meno di un lustro. The Warriors, questo il titolo originale della pellicola, si rifà al romanzo omonimo di Sol Yurick che a sua volta trae linfa vitale dalla Anabasi di Senofonte. Nell'opera dello storiografo ateniese è riportata la vicenda di alcuni mercenari greci (tra cui lo stesso Senofonte) che, sconfitti i persiani nella battaglia di Cunassa, furono costretti in un secondo momento alla ritirata presso un porto sicuro perché addentratisi troppo nel territorio nemico.
Una sorte simile spetta ai nostri Guerrieri, i quali giunti disarmati in un parco nel Bronx per il mega raduno delle più importanti gang di New York, vengono ingiustamente accusati della morte di Cyrus, il capo dei Riffs. Tutte le bande che popolano la Grande Mela sono lì, presenti a quello che doveva essere il discorso di colui che veniva considerato l'unico e il solo e che ora giace a terra esangue, trafitto da una pallottola. Ai Guerrieri non resta che fuggire nella lunga notte metropolitana, in una giungla urbana abissale che nasconde insidie quartiere dopo quartiere, nella speranza di riassaporare i colori dell'alba nella sicura e mai così tanto desiderata Coney Island.
Il film è ambientato in una New York spettrale di strade deserte e palazzi talmente silenziosi da far sembrare la city una città fantasma. Il sottosuolo è l'altra dimensione dove le gang sono libere di scorrazzare e agire indisturbate. Ed è alla fermata della metropolitana di Union Square che i Guerrieri si imbattono nei Punks, in una delle migliori scene di combattimento della settima arte.
Il bagno degli uomini diventa teatro di una battaglia feroce senza esclusione di colpi; oltre ai pugni e ai calci sono ammesse solo armi bianche secondo il rigido codice etico delle gang, che rifiuta categoricamente l'uso delle armi da fuoco. La sequenza è un crescendo di suspense continua: i Punks in salopette scrutano Swan e Mercy, mentre il neocapo dei Guerrieri indica ai suoi di attendere in bagno dopo uno sguardo fuoricampo. Segue l'ingresso della coppia e infine quello della banda sui pattini a rotelle. Il primo piano sul coltellino che scatta, lo sguardo in soggettiva verso le porte dei gabinetti e il dettaglio sulla catena d'acciaio dondolante sono il preludio allo scontro, che deflagra allo spruzzare della bomboletta spray del giovane Rembrandt. Ciò che avviene nei successivi novanta secondi consegna di diritto Walter Hill tra i maestri del cinema d'azione. Girata e montata alla perfezione la sequenza regala un giro gratuito sull’ottovolante che Hitchcock pretendeva dal cinema, con un utilizzo tanto geniale quanto simbolico del rallenty nei momenti cruciali della lotta. Prima è il calcio di Snow ad essere catturato in slow motion e avverte i Punks dell'imminente sconfitta, poi tocca al body slam rallentato di Swan a sancire la definitiva vittoria. Il set del bagno fu l'unico ad essere costruito appositamente per il film e fu realizzato in un teatro degli Astoria Studios. Inoltre per ottenere il “ciak buono” per la suddetta scena ci vollero intorno alle undici ore di riprese giornaliere per quasi una settimana intera.
I Guerrieri Della Notte rimane un cult movie indimenticabile per la vecchia guardia e fondamentale per le nuove generazioni, con dialoghi fumettistici e narrazione da videogioco multilivello. Un baluardo pop della Nuova Hollywood che ancora resisteva, dopo un decennio da Easy Rider, e continuava a scagliare fendenti di aspra critica alla borghesia americana.
E se qualcuno si stesse domandando che fine abbiano fatto i Guerrieri di Coney Island che “giocavano a fare la guerra”, eccovi ricompensati. Baseball Furies, Rogues, Punks e Orphans siete avvisati.