Cristiano Cavina – "Alla grande"
Casa editrice: Marcos y Marcos
Edizione: 2003Pagine: 252
Ne Il giovane Holden, Salinger scriveva "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira."
Ecco, io per Cristiano Cavina provo la stessa cosa: vorrei offrirgli una birra, mi basterebbe sederci e parlare come se fossimo amici; amici che non si conoscono ancora, ma hanno talmente cuore in comune da potersi definire tali.
Premetto che non lo ritengo il miglior libro scritto da Cavina, ma ne volevo parlare proprio per questo; leggendolo vivrete comunque un'altra vita (non fa male, non è immorale e non fa ingrassare) deciderete poi se vi sia piaciuta o no.
Alla grande racconta un frammento dell'infanzia di Bastiano Casaccia, soprannominato Bla, che vive con la madre e i nonni nelle case popolari di Casola Valsenio, in Romagna.
Bla è un sognatore che sfreccia per le strade del paese cavalcando il suo fulmine personale: una bicicletta ribattezzata Turboberta. Su di lui,però, si allunga l'ombra minacciosa di un destino al quale è impossibile sfuggire; un ineluttabile futuro forse scritto nei suoi cromosomi ancor prima che nel suo cognome.
Quel cognome che sua nonna ripete sconsolata, scuotendo la testa, per commmentare ogni avventura di cui Bla si rende protagonista.
Il problema è che le sue azioni, per quanto animate da ottimi propositi, finiscono per impegolarlo in guai sempre più grandi, fino ad arrivare all'annunciata resa dei conti.
Alla grande però, è anche un ampio racconto corale in cui i personaggi, alcuni ben delineati mentre altri quasi degli stereotipi, si muovono sullo sfondo mobile della provincia italiana. Mentre ci si addentra nella trama, sorge il dubbio che forse è proprio la provincia, con le sue meschinità e le sue grandezze, ad essere la vera protagonista del romanzo; fulcro e ragione delle azioni dei suoi abitanti, incapaci di sottrarsi alle dinamiche che impone.
Mentre (ri)leggevo, avevo in cuffia i Porno Riviste con "Come piace a me", un caso forse, ma nessuno più di Bla è un "pirata sulle nuvole che crede troppo a troppe favole" e si finisce per volergli bene proprio per questa ragione.
Media Critica e Pubblico*: 7/10
Gradimento: 6.5/10
*v. fonti in calce