Dolomiti. Il cuore di pietra del mondo
Durata della visita: 30 minuti circa
Periodo: dal 20 Giugno al 2 Settembre 2018
Costo biglietto: Ingresso gratuito
“Le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle.”
Così John Ruskin descriveva le montagne, permettendo a queste di assurgere ad opere d’arte tramite il paragone con le cattedrali costruite dall’uomo. Era il XIX secolo e, dopo le prime folgorazioni romantiche di metà Settecento, la montagna veniva riscoperta grazie alle temerarie scalate e le villeggiature a scopi terapeutici e curativi.
Quasi due secoli dopo, queste immense cattedrali di roccia sono state riconosciute come patrimonio dell’umanità UNESCO, per il loro valore paesaggistico e per l’importanza scientifica che ricoprono per la storia della Terra. Si tratta delle Dolomiti, montagne dal fascino sublime che prendono il nome dal geologo francese Dolomieu, che per primo studiò questo particolare tipo di roccia nel XVIII secolo. Queste straordinarie formazioni montuose ricoprono un vasto territorio diviso fra cinque province (Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone), e tre regioni (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia).
Per la prima volta è esposto a Roma un corpus di circa quaranta fotografie che documenta la bellezza di queste montagne. Gli scatti sono opera del fotografo altoatesino Georg Tappeiner, che è cresciuto e vive fra questi giganti di pietra.
Georg ci racconta però di come abbia scoperto le Dolomiti in età molto avanzata, circa quindici anni fa. Iniziò a fotografarle per divertimento, prima che entrassero a far parte del patrimonio UNESCO nel 2009, fino a quando si rese conto di aver accumulato alcune belle fotografie, che decise di inviare al National Geographic Germania. Si conquistò allora la copertina della storica rivista, e da lì iniziò ad esporre in giro per l'Europa.
La presenza dell’uomo in queste immagini è rara (compare solo in due fotografie), i protagonisti assoluti sono queste creature mastodontiche e silenziose. La maggior parte delle foto sono state scattate all'alba o al tramonto, i momenti della giornata in cui la roccia si tinge dei colori più belli, specie al calar del sole, quando la dolomite diventa di un color roseo inverosimile.
Dopo essere stata esposta a Praga e a Zagabria, “Dolomiti. Il cuore di pietra del mondo” arriva a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, e sarà visibile gratuitamente fino al 2 settembre.
Nella sala fontana del Pala-Expo questi paesaggi desertici, quasi lunari, vi lasceranno senza fiato, mostrandovi tutta la straziante bellezza di questo cuore di pietra, il cuore dei “maestri muti, che fanno discepoli silenziosi”.
ATTENZIONE: Usciti da qui la città potrebbe sembrarvi caotica e opprimente, e potreste sentire il bisogno di esplorare questi immensi spazi, provando magari a salire su queste meravigliose montagne...