Ritrovarsi un album di inediti di Francesco Di Giacomo tra le novità musicali del 2019 gioca davvero uno strano scherzo del destino. Sono trascorsi ormai cinque anni da quel nefasto incidente automobilistico che costò la vita alla voce storica e irresistibile del Banco Del Mutuo Soccorso, i maggiori predicatori di un rock progressivo italiano che sprizzava virtuosismo e cultura in ogni trentatré giri.

Gli ultimi dieci anni della vita di “Big” Francesco sono stati segnati da numerosi progetti di diversa natura, come il doppiaggio e il teatro, oltre alla consueta e fidata compagna di un’intera esistenza, la musica. Il 2004 è la data di inizio del sodalizio con il pianista Paolo Sentinelli, dal cui incrocio estetico nasce La Parte Mancante, quest’ultima meraviglia donataci, ahinoi, postuma.

Frutto di un lavoro ispirato e degno di un mixaggio rigoroso, l’ultimo tassello artistico dell’ex Banco non è né un’antologia accorpata casualmente in fretta e furia per i più accaniti fan, né un testamento del Di Giacomo. Eppure ciò che prima avremmo recepito come un consiglio, acquista adesso il valore di una preghiera laica.

Le note introduttive di In Quest’Aria, emesse dal pianoforte di Sentinelli danno il via ad un’esperienza difficilmente dimenticabile, con la poesia e la voce peculiare di Francesco che vanno ad accomodarsi su tappeti pianistici che svolazzano e fanno da sicuro riparo nel corso della riproduzione. E laddove i tasti non arrivano ci pensano le corde degli archi a vestire gli arrangiamenti di imprendibile celestialità, in un’orchestrazione extraterrestre.

Lontani dal canone progressive, l’ascolto scorre leggero tra ballate melodiche e interpretazioni al solito commoventi, intervallate nelle ultime tracce dalle sventagliate elettriche delle chitarre rock di Andrea Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion). Nota a parte per Emullà, brano ascrivibile al genere drum and bass, una danza elettronica della scimmia capobranco munita di fionda, narratrice dell’evoluzione umana, che subito fa riaffiorare alla mente Darwin, opera prog del Banco del Mutuo Soccorso datata 1972.

Concepito tra salone e cucina di casa Di Giacomo, in un clima di spensieratezza e totale serenità, La Parte Mancante è un esercizio di cantautorato senza pecca alcuna, una dimostrazione di come sia possibile far convivere ritornelli orecchiabili e parole ricercate non cadendo nella trappola del cliché. Qui si decantano con gioia e mestizia i massimi sistemi, dall’amore alla solitudine interiore, col timbro autorevole del compianto artista dal cuore e i polmoni grandi.

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