"La vendetta di un uomo tranquillo": Rabbia in tutte le sue forme
Una rapina in una gioielleria finisce in un bagno di sangue. Il padre e la compagna di José sono pestati brutalmente, e quest’ultima si spegne davanti ai suoi occhi. Senza più nulla da perdere, ricatterà l’unico malvivente condannato, al fine di scovare i suoi complici e placare la sua sete di vendetta; ma scoprirà che la strada della giustizia privata è irta di spine.
Anno: 2016
Durata: 92min
Genere: Thriller; Drammatico
Distribuzione: BiM
Paese: Spagna
Attori principali: Antonio de la Torre (José); Luis Callejo (Curro); Ruth Díaz (Ana); Alicia Rubio (Carmen); Font García: Julio
Al bar Carrasco si ride e si scherza, si gioca a carte e si viene allietati dalle forme sinuose e provocanti della donna che serve ai tavoli: la sensuale ed elettrizzante Ana. José ne rimane subito colpito e, per superare il dolore provocato dalla perdita della compagna (vittima di un rapina nella gioielleria del padre), comincia a corteggiarla. Inizia così una intensa relazione tra i due, che decidono ben presto di trasferirsi nella sua casa in campagna.
Un uomo facoltoso strappa una donna affascinante dai quartieri malfamati: sembrerebbe una relazione idilliaca e a lieto fine. Ma Ana in realtà è già sposata con Curro, uomo violento e senza scrupoli, rinchiuso in carcere dopo esser stato complice di una rapina in un gioielleria. La stessa in cui è rimasta uccisa la moglie di José. Si svela allora il piano vendicativo di quest'ultimo, ossia ricattare Curro per scovare gli altri tre complici della rapina. Ed è solo il primo dei colpi di scena presenti durante il film; in una narrazione che procede incalzante e senza freni, come l’ira esplosiva del protagonista.
Il regista Raùl Arévalo si dimostra abile non solo come attore, veste che indossa abitualmente, ma anche dietro la macchina da presa. Non c’è spazio per le pause durante la proiezione e il film corre veloce, risultando ben congegnato. L’abilità del giovane direttore è ravvisabile particolarmente nella costruzione dei momenti di tensione, i quali, attraverso il sapiente uso della musica in crescendo e con le fugaci e strette inquadrature, riescono a tenere lo spettatore sulle spine durante i periodi di spannung.
La pellicola porta inevitabilmente a riflettere sulla scelta di José di farsi giustizia da sé: una soluzione rischiosa ma più semplice delle vie legali, che permette di liberarsi più facilmente del sentimento opprimente e insaziabile di vendetta.
Media Critica e Pubblico*: 7.2/10
Gradimento: 7.5/10
*v. fonti in calce