L'Amletico

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Non c'è Brexit che tenga per la musica dei Chemical Brothers

Non c'è barriera o confine che possa impedire all'album No geography dei Chemical Brothers di passare, il legame tra Inghilterra e gli altri paesi europei va oltre la Brexit. "Se dovessi cambiare idea sul lasciarti tutto alle spalle, ricorda: nessuna geografia. Io, tu, lui e lei, e anche loro. Ti porterò con me".

È la voce di Michael Brownstein quella che si ascolta nel brano No Geography. Negli anni cinquanta della beat generation, il poeta newyorkese scrive dell'amore che può sopravvivere alle separazioni geografiche: la connessione non dipende dalla vicinanza, perché è in grado di superare tutte le divisioni.

E così anche gli album dei fratelli chimici, Tom Rowlands ed Ed Simons. "Lo scopo della nostra musica è sempre stato quello di andare fuori e suonare, che fosse in Europa o in qualsiasi altra parte del mondo", commenta Rowlands in una recente intervista a dummy, "e di essere aperti ad altre culture e idee".

Il governo inglese ha invece deciso di chiudersi in se stesso. "Il Regno Unito è caduto e ora tu sei da solo", è il ritornello di una canzone di 25 anni fa dei The Specials, band ska britannica degli anni settanta, che ha ispirato i Chemical Brothers per il loro lp. "Mentre pensavo al nuovo album ho ricordato questa canzone You're Wondering Now e il testo delle parole", prosegue Rowlands, "fa abbastanza effetto come risuonino ora".

Che la Brexit sia un arrivederci o di un addio, si ha sempre la possibilità di lenire il dolore con le canzoni di No Geography. Un viaggio sonoro che attraversa e ripercorre tutto il panorama della musica dance degli ultimi venticinque anni. Perché la Brexit porterà controlli, procedure e confini, ma la musica dei fratelli chimici sarà sempre in grado di scioglierli.