"Play Strindberg": Jeu de massacre
Una coppia nel pieno di una tempesta coniugale si affronta sul ring di una esasperatamente comica violenza verbale
Prezzi: a partire da 20€ (acquista qui i biglietti)
Autore: Friedrich Dürrenmatt
Regia: Franco Però
Interpreti: Maria Paiato, Franco Castellano e Maurizio Donadoni
Signore e signori. Benvenuti al Teatro Eliseo per l’incontro dell’anno. Ottocento spettatori si accingono ad assistere ad un combattimento senza esclusione di colpi. Ma passiamo subito agli sfidanti. Nell’angolo sinistro, nel suo vestito di velluto color rosso cremisi, la spietata Alice, moglie dal carattere satanico con un invidiabile record di imbattibilità per le discussioni vinte. Mentre nell’altro angolo, nella sua uniforme blu acciaio, l’astuto Edgar, marito fedele e infaticabile maggiore dell’esercito, la sua fama di despota lo precede, soprattutto nelle prigioni che ha il compito di sorvegliare.
E ora, signore e signori, preparatevi al massacro!
Alice ed Edgar sono giunti al redde rationem. Undici riprese decideranno la sorte di venticinque anni di matrimonio. Isolati sull’isola in cui vivono, le prigioni custodite da Edgar sono diventate lo specchio della loro relazione, in cui nessuno dei due è capace di spezzare quel legame invisibile che li unisce. Non si risparmieranno, vendicheranno i torti subiti e si rinfacceranno ciò che fino ad allora non avevano avuto il coraggio di dirsi. Per mandare al tappeto l’avversario, useranno la violenza del linguaggio e saranno pronti a colpire basso. Come accadrà quando Alice, approfittando della visita di Kurt (cugino nonché amante di un tempo passato), deciderà di tradire il marito, lanciando il colpo finale. Ma Edgar, nonostante le apparenze, non è uno sprovveduto ed ha in serbo alcune sorprese.
Friedrich Dürrenmatt adatta l’opera Danza Macabra di Strindberg concentrandosi sul rapporto di coppia e depurando il testo dagli aspetti più antiborghesi, di cui rimangono tuttavia le tracce. La velata ironia di sottofondo che caratterizza i dialoghi e l’esasperato cinismo dei protagonisti portano l’opera ad essere godibile e divertente nella sua comica violenza, pur affrontando un tema sempre attuale e tormentato, quale quello di una coppia in crisi.
Sul palcoscenico in cui i duellanti si esibiscono vi è un vero e proprio ring. Scelta che, seppur possa apparire ardita (atteso che crea un’inevitabile separazione tra spettatore e attori), è premiata dalla straordinaria interpretazione di quest’ultimi, capace di rendere le corde invisibili.
La pervicacia sfiancante con cui Maria Paiato (Alice) dileggia il marito è d’altro canto sorprendente, mentre l’evoluzione durante la messinscena di Franco Castellano (Edgar) insieme al suo personaggio è convincente: da miserabile soldato in fin di vita a uomo scaltro e nel pieno delle sue forze mentali, capace di prendere in pugno la situazione. Chiude il cerchio Maurizio Donadoni (Kurt), che ricopre abilmente il ruolo di arbitrio tra i due contendenti, assecondando i coniugi nel loro combattimento e approfittando di ogni occasione utile per portare avanti i suoi scopi.
E così anche l’ultimo round si è concluso, e il sipario si è chiuso.
Ma avete altre undici riprese fino al 21 maggio per godervi lo spettacolo.
Interpretazione: 8/10
Regia: 7.5/10
Scenografia: 6.5/10
Scene: Antonio Fiorentino
Costumi: Andrea Viotti
Musiche: Antonio Di Pofi
Luci: Luca Bronzo
Produzione: Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia