In piazza delle Cinque Scole, nel cuore del ghetto ebraico di Roma, c’è una piccola porticina con una lavagnetta al fianco che recita “Sora Margherita”. Bene, non indugiate e varcate la soglia. Una volta dentro sarete subito coccolati ed invogliati a sedervi per il tripudio di aromi provenienti dalla cucina.

In un ambiente rustico e familiare l’antico locale propone piatti tipici romaneschi, con l’offerta gastronomica variabile a seconda della materia prima a disposizione.

La pasta, fatta a mano come tradizione vuole, si biforca tra fettuccine classiche ed agnolotti con ripieni diversi. Delle prime consigliamo vivamente la versione cacio pepe e ricotta, per un gusto più intenso e legato.

I secondi di carne spaziano dalle polpette al sugo all’abbacchio alla scottadito, ma la prelibatezza che vi invitiamo ad assaggiare è la coratella con carciofi e cipolle, per la quale chiederete un altro cestino di pane.

Obbligatorio è poi il carciofo alla giudia, la pietanza giudaico romanesca per eccellenza, che potrete gustare in tutta la sua croccantezza e leggerezza, come antipasto o contorno senza che il risultato cambi. Fritto a dovere e dalla doratura brillante è il piatto che non deve mancare.

Resta un piccolo spazio da colmare con il dolce. Oltre all’ottimo tiramisù della casa, cremoso al punto giusto, la deliziosa crostata di visciole è la regina dei dessert.

Le abbondanti portate potranno essere annaffiate da un’ampia carta dei vini o dal rosso della casa.

Le coordinate geografiche e culinarie ora le avete. Non resta che mettervi in macchina e raggiungere piazza delle Cinque Scole. L’appuntamento è al civico 30 da Sora Margherita.