Orari: lunedì 15.00-19.00, martedì - sabato 08.00-02.00
Ingresso: libero
Tutti siamo nati in un posto che chiamiamo la nostra terra. La natura che ci circonda e le caratteristiche del luogo danno forma alla nostra esistenza. Noi poi diamo nomi e significati speciali a questi luoghi, nomi e significati che vengono dalla nostra storia e che fanno parte della nostra cultura.
Mi chiamo Murat Yazar e sono nato e cresciuto in un villaggio presso la città di Urfa. Sono cresciuto parlando curdo ma a scuola era proibito parlare la nostra lingua, la lingua della mia gente, e quindi improvvisamentre ho dovuto imparare il turco per poter proseguire nei miei studi.
Nonostante le restrizioni linguistiche, ho trovalto il modo di continuare ad aprezzare la cultura, ed esplorare la regione curda. In Turchia noi Curdi siamo fantasmi, non esistiamo. Presto però mi sono reso conto che i curdi non vivono solo in Turchia ma anche in Iraq, Iran e Siria.
Alla fine dei miei studi presso l’Universita Harran iniziai a fotografare i paesaggi del Kurdistan e cogliere con immagini la cultura e scene della vita quotidiana della mia gente. Iniziai dal Kurdistan turco ma e’ mia intenzione di continuare a raccogliere immagini anche nelle altre zone populate dai curdi. Le foto qui presentate rappresentano la prima parte del mio progetto nel Kurdistan turco.
In Turchia vivono circa 18 milioni di curdi. Per molti anni era proibito parlare la lingua o usare nomi curdi per I nostril figli. Tutto ciò è cambiato circa cinque anni fà ma ancor oggi è proibito usare la nostra lingua a scuola.
Noi curdi viviamo in una regione ma non abbiamo la possibilita’ di spiegare la nostra cultura nella nostra lingua. Viviamo nella nostra terra come ombre. Per effetto di queste mie esperienze, ho intitolato questa mia mostra fotografica “Le ombre del Kurdistan”.
In questo progetto ho voluto presentarvi immagini della nostra vita quotidiana in città e villaggi e mostrare la vibrante cultura della mia gente. La storia dell’umanita’ puo’ essere raccontata in mille modi io ho voluto rappresentare la cultura curda con immagini ed in tal modo archiviare i panorami e la cultura che parte integrante di me stesso. In futuro spero di poter presentare ed integrare immagini di tutte e quattro le regioni del Kurdistan in un libro.