- Quando: giovedì 19, domenica 29, martedì 31 luglio e giovedì 2 agosto
- Dove: Terme di Caracalla
- Costo biglietto: da 25 a 110 euro
Lo spettacolo, molto applaudito lo scorso anno sullo stesso palcoscenico, torna nella lettura di Valentina Carrasco, regista argentina che collabora con La Fura dels Baus dal 2000. La vicenda viene trasportata dalla Spagna di allora al Messico di oggi, precisamente sul confine con gli Stati Uniti. Le scene di Samal Black e le luci di Peter van Praet ci portano tra i canyon e i deserti americani, paesaggi cui fanno da sfondo le rovine delle Terme di Caracalla. L’apice dei colori e del folklore messicano si raggiunge nel riferimento alla festa del Día de Muertos, che sostituisce la corrida finale e diventa la scena della morte sacrificale di Carmen. I costumi sono di Luis Carvalho.
“Per rendere sulla scena la misura del valore di un personaggio come Carmen – spiega Valentina Carrasco – è importante riprodurre un contesto dove le limitazioni per una donna e le differenze sociali siano evidenti. Abbiamo scelto la frontiera tra gli Stati Uniti e il Messico per sottolineare l’attualità di tanti aspetti della storia di Carmen quali la separazione sociale, che esiste ed è presente nell’immaginario collettivo tra americani e latini, e la forte pulsione maschilista, da cui sono segnati entrambi questi paesi oggi. Sulla frontiera inoltre ci sono i contrabbandieri che, nel nostro caso, non fanno passare merce, ma persone trattate come merce. Un’altra caratteristica del Messico che ci ha attratti, a parte aspetti aneddotici come il fatto che è un paese dove il combattimento di tori è di grande popolarità, è il suo folklore, che ci ha permesso di costruire una scena molto colorata, piena di episodi che favoriscono lo svolgimento di uno spettacolo destinato anche a un pubblico non necessariamente abituato all’opera”.