Dove: Teatro Eleonora Duse
Quando: dal 28 febbraio all’8 marzo
Costo biglietti: Ingresso libero (fino a esaurimento posti) con prenotazione obbligatoria solo all’infoline 334 1835543 attivo da lunedì a sabato in orario 10-13 e 14-17
L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta due studi su Pasolini curati da Giorgio Barberio Corsetti e condotti dagli allievi registi del II anno Marco Corsucci (Studio su Pilade) e Antonella Lo Bianco (Studio su Calderon) in scena al Teatro Studio “Eleonora Duse” da venerdì 28 febbraio all’1 marzo, il primo, e dal 6 all’8 marzo, il secondo.
“Credo che l'incontro con la scrittura di Pasolini sia importante per la formazione di giovani artisti. La passione e tensione ideologica, la ricchezza poetica del linguaggio, il gioco costante con i riferimenti classici ne fanno un prezioso luogo di apprendistato della mente e dell'anima, un viaggio nel cuore oscuro della nostra civiltà in declino.
Un vento bruciante porta le parole di Pasolini e le pianta nei corpi degli interpreti.
In questa scrittura assolutamente poetica gli attori sono costantemente messi in gioco in un’azione totale e radicale, nel proferire ciò che altrove non potrebbe essere detto”.
Giorgio Barberio Corsetti
Studio su Pilade di Pier Paolo Pasolini
Dal 28 febbraio al 1 marzo 2020
Teatro Studio Eleonora Duse
Ore 20.00, domenica ore 16.00
adattamento e regia di Marco Corsucci
con Barbara Venturato, Michele Ragno e Paolo Marconi
e gli allievi del II anno
Alessandra Arcangeli, Maria Chiara Arrighini, Giuseppe Benvegna, Matilde Bernardi, Francesco Brullo, Annabella Buonomo, Flavio D’Antoni, Valentina Martone, Edoardo Sani e Francesca Somma
SINOSSI
Oreste, assolto dal matricidio grazie al voto favorevole di Atena, che ha mutato le Furie in Eumenidi, fa ritorno ad Argo. La tirannia di Egisto e Clitemnestra si è appena conclusa. È la fine di un’era, legata a riti antichi e violenti, e l’inizio una nuova forma di governo: la democrazia. Solo Elettra si oppone: nel nome del passato, rinuncia a una crescita che pare inarrestabile. Dai monti giunge la notizia di una nuova metamorfosi delle Eumenidi. Ritornate Furie, danno voce a ciò che Oreste e la sua democrazia hanno dimenticato: coloro che lavorano i campi. Pilade abbandona il silenzio, denuncia Oreste e il parlamento; organizza una rivolta operaia e contadina per conquistare la città. La sua rivoluzione fallisce per l’avvento di una più grande: quella dei consumi, profetata da Atena.
Studio su Calderón di Pier Paolo Pasolini
Dal 6 all’8 marzo
Teatro Studio Eleonora Duse
Ore 20.00, domenica ore 16.00
Adattamento di Maria Luisa Maricchiolo
Regia di Antonella lo Bianco
Con Nika Perrone e Domenico Luca
e gli allievi del II anno
Chiara Ferrara, Emma Ghiurghi, Riccardo Longo, Irene Mantova, Filippo Marone, Gabriele Pestilli, Guido Quaglione, Sofia Russotto, Giulia Sessich e Sabatino Trombetta
SINOSSI
Una donna, quattro risvegli in dimensioni aliene, opprimenti come “un lager, un manicomio o una prigione”. La protagonista, Rosaura, apre gli occhi in una famiglia, una camera e una vita ogni volta diversa: dapprima ventenne in un palazzo all’alta borghesia, poi trentenne in una bettola di miserabili, adulta in una casa della media borghesia, infine, senza età, nell’ultimo, disumano contesto. In ciascun sogno, o risveglio, il destino di Rosaura si ripete: riscopre il motivo per cui il suo amore è impossibile. Calderón, liberamente ispirato a La vita è sogno dell’omonimo autore spagnolo, è un gioco illusionistico, sullo sfondo della Spagna del ’67. Nell'attraversare le classi sociali per superare ogni dogma, afferma una sola legge, quella “della più lunga durata dell’amore sul sogno”.
Scenografia Massimo Troncanetti, supervisione ai costumi Francesco Esposito, luci Gianni Staropoli, supervisione al suono Hubert Westkemper, elementi di scena Pilade Alessandra Solimene
Regista assistente Fabio Condemi, assistente alla regia Marco Fasciana
Direttore di scena Alberto Rossi, sarta di scena Maria Giovanna Spedicati, sartoria Il Costume,
Foto di scena Manuela Giusto, grafica Francesco Morgante