Green Book - Viggo e Ali sfrecciano verso l'Oscar

 
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Regista: Peter Farrelly

Anno: 2018

Durata: 130m

Genere: Commedia Drammatica

Tony Vallelonga, per amici e conoscenti Tony Lip, ha appena ingurgitato ventisei hot dog con salse in una sfida all’ultimo morso, per portare a casa cinquanta verdoni. Questo perché il Copa, locale in cui Tony lavora come “gentile” buttafuori, chiuderà i battenti per i prossimi sessanta giorni e bisognerà guadagnare qualche dollaro per la famiglia in attesa della riapertura.

Ma Tony è stato anche un guidatore di camion della nettezza urbana ed autista del suo capo al Copa, così il suo nome è finito nella lista di Don Shirley, virtuoso pianista nero in cerca di uno chauffeur tuttofare che abbia il coraggio e i requisiti fisici per affrontare una lunga tournée nei saloni aristocratici e nei grandi teatri del sud degli Stati Uniti. Serve coraggio perché siamo nel 1962, in pieno segregazionismo, e quella che per l’epoca risulterà un’improbabile coppia, dopo aver patteggiato e contrattato per la paga giusta, parte a bordo di una splendida Cadillac turchese da New York verso l’Ohio, il North Carolina, l’Indiana e giù ancora, fino all' Alabama e al delta del Mississippi.

 
 

In un A Spasso Con Daisy (1989) a ruoli invertiti, nascerà un’amicizia on the road reale e duratura nel tempo tra il burbero italoamericano dal cuore grande, con le mani ferme sul volante o chiuse in un pugno sulle facce dei prepotenti, e il serafico artista dalla dizione perfetta e dai modi impeccabili.

È un mondo diviso in due quello di Green Book, in una metà bianca e una nera, e in questo scenario tumultuoso Peter Farrelly decide di agire in un assolo registico staccandosi dal fratello Bobby, costruendo una commedia scorrevole e mai banale, affidata alla recitazione e alla versatilità dei due attori, senza dimenticare le punte di drammaticità che evidenziano la doppia emarginazione sociale di Shirley, prigioniero della solitudine nelle camere d’albergo.

In un road movie dal doppio protagonista si insinua un terzo importante interprete,  grazie anche al lavoro intelligente della macchina da presa: l’automobile. Le riprese dall’interno, come i mezzi primi piani dal basso o frontali sui personaggi, passando ai primissimi piani sulla radio e sulle ruote, mostrano il corpo sinuoso e oblungo della Cadillac DeVille Sedan. I grandi successi di Little Richard e Aretha Franklin sono invece la voce del veicolo, oltre che della black music dei radiosi anni sessanta, musicalmente parlando.

Entro le quattro porte si instaura dunque un clima di profonda fiducia e di confessione tra i due uomini, territorio di silenzi e di grasse risate (la scena del pollo fritto resta una sequenza di inquadrature e battute perfette).

Ad un Viggo Mortensen appesantito di venti chili, stile Robert De Niro in Toro Scatenato, e con una mimica quasi naturale e una parlata italoamericana credibilissima, si affianca la garanzia interpretativa di Mahershala Ali, sulla scia di quanto fatto in Moonlight.

Con la notte degli oscar dietro l’angolo e le cinque candidature, riuscirà Green Book a fare la voce grossa? E Mortensen ce la farà finalmente ad accaparrarsi l’ambita statuetta? Fra pochi giorni la verità.

Gradimento Autore: 7.5/10 (Interpretazione: 8.5/10; Regia: 6.5/10; Scenografia: 7.5/10)

Attori principali: Viggo Mortensen (Tony "Lip" Vallelonga);Mahershala Ali (Don Shirley)

Paese: USA

Produzione: Innisfree Pictures; Participant Media; Wessler Entertainment