Vie Cave di Sorano: Una giornata altrove

Luogo: Sorano

Data: 02/04/2016

Quante volte, durante una serata passata con gli amici e una birra in mano, ci siamo detti “Perché non ce ne andiamo da qualche parte per rompere la routine” per poi l’indomani lasciar cadere il proposito come se nulla fosse stato detto.
Quante volte, ci siamo sentiti annoiati, abbrutiti e abbattuti dal tempo che non si riesce a trovare, per lasciarsi andare mente e corpo in un giro esplorativo sul questo fazzoletto di terra che noi chiamiamo patria!

Tante.
Troppe.

Per questo una domenica di Aprile, insieme ad alcuni amici, abbiamo deciso di dire basta! Sono bastati pochi messaggi, e il serbatoio della macchina pieno, per essere pronti ad una scampagnata con i controfiocchi, nonostante le previsioni del meteo avverse.

Senza una rotta ci siamo messi on the road, con la mente sgombra, senza limiti di velocità e cantando a squarciagola…

La nostra meta era scritta: un antico complesso di vie cave etrusche che collega i pittoreschi borghi medievali di Sorano, Pitigliano e Sovana.
L’idea è venuta assieme alla visione del film Il racconto dei racconti di Garrone, all’interno del quale vengono mostrati dei luoghi incredibili e poco noti della nostra bellissima terra.

Quest’area è dominata da litologia tufacea, dalla quale proviene il soprannome di Città del Tufo, e da una concentrazione naturale di gas Radon (isotopo volatile e radioattivo appartenente alla serie di decadimento dell’uranio) superiore alla media. Il territorio si presenta frastagliato in enormi speroni di tufo, intagliati da vani rupestri un tempo abitati, ed ancora oggi impiegati come magazzini o ricovero per attrezzi agricoli. Sempre al tufo è strettamente legata la storia di questo lembo della Maremma collinare. Nel corso delle epoche storiche questo materiale ha permesso alle antiche popolazioni preistoriche, etrusche e medioevali di sfruttare e modellare il territorio edificando necropoli; tagliando la roccia per costruire vie di comunicazione; scavandola per creare tombe, colombari, abitazioni e non solo; anche se il motivo della costruzione da parte degli Etruschi delle Vie Cave è ancora oggi non del tutto certo.

Ci siamo quindi incamminati attraverso l’intricato dedalo di sentieri scavati nella roccia.

Nonostante il percorso, se completato nella sua interezza, risulti abbastanza lungo ed impegnativo, vi garantisco che vale ogni singola goccia di sudore perduta.
Mentre si percorrono i camminamenti, si può percepire la lentezza dello stile di vita dei tempi passati insieme al rumore degli zoccoli dei muli da soma attutito dalla spessa copertura di foglie che rendono il sentiero viscido ed insidioso da percorrere.

Così, perduti dentro la roccia, fino quasi a perdere di vista il cielo nuvoloso per la profondità alla quale sono state scavate (fino a 15 metri), abbiamo respirato il muschio, sentito il suono dell’acqua e diventati tutt’uno con la roccia, sino ad arrivare alla cima della collina dalla quale si può vedere il paese di Sorano nella sua interezza.

Chissà cosa ci avranno voluto lasciare i nostri predecessori con i volti che di tanto in tanto spuntavano fuori da sotto le radici di un albero o su una roccia, mai tristi ma sempre sorridenti, come a trasmettere il piacere di avere qualcuno a tenergli compagnia di tanto in tanto.

Così vicino, così emozionante!

È bastato guidare un paio di ore per una così grande avventura!
Il mio consiglio. La prossima volta che state con i vostri amici con una birra in mano andate fino in fondo, perché c’è veramente tanto da scoprire a questo mondo.