"Whiplash": Un film indipendente dalle note jazz
Anno: 2014
Durata: 105m
Genere: Drammatico; Musicale
Produzione: Blumhouse Productions
Paese: USA
Attori Principali: Miles Teller (Andrew Neiman); J. K. Simmons (Terence Fletcher); Melissa Benoist (Nicole); Paul Reiser (Jim Neiman)
New York, Manhattan, un ragazzo (Andrew Neiman) si esercita nel miglior conservatorio del paese, lo Shaffer. Suona la batteria nella penombra di un'aula vuota.
Suona nel suo appartamento, da solo. Suona fino ad aprirsi delle ferite nelle mani.
Una dedizione e applicazione allo strumento tali da guadagnarsi l'accesso come riserva nell'orchestra principale dello Shaffer, ottenendo successivamente il ruolo come batterista titolare. I metodi severi e inflessibili del direttore d'orchestra, Terence Fletcher, metteranno a dura prova la salute mentale e fisica di Andrew. Portato costantemente a ricercare la perfezione del suono e del tempo per mantenere il posto di primo batterista. La sua ambizione di essere ricordato tra i grandi della musica jazz sarà comparabile solamente alla paura di fallire nel tentativo di riuscirci.
Se avevate un professore perfido fino al midollo e esigente sino alla follia, che allo stesso tempo ammiravate per il suo intelletto e abilità nell'insegnamento, questi lo ritroverete in Terence Fletcher, nelle sue caratterizzazioni più esasperate. Interpretato magistralmente da un ispiratissimo J. K. Simmons.
Il regista Damien Chazelle coinvolge il pubblico in questo intenso rapporto insegnante-studente e riesce a intrattenerci in una ambientazione complessa come quella della musica jazz. Che risulta accessibile ai non appassionati e dona spunti interessanti ai più esperti: come le citazioni musicali su Jo Jones e Bob Ellis; i continui tributi a Charlie Parker; l'aneddoto di come diventò Bird; il riferimento alla cover di Buddy Rich - Birdland, traccia ispirata al celebre locale newyorkese inaugurato nel '49 in onore di Charlie Parker.
Merita una particolare attenzione la musica originale del film, composta "con particolari tecniche normalmente utilizzate per le partiture elettroniche, ma utilizzando strumenti veri al 100%" (Justin Hurwitz, 2015)
Il risultato è un ottimo ibrido di musica ambient e jazz, che descrive perfettamente le patinature degli stati d'animo del protagonista impersonato da Miles Teller, abilissimo nel rendere le varie sfaccettature di Andrew, che altalena costantemente tra insicurezza e determinazione, tra fragilità e perfidia.
Nonostante le scelte e i comportamenti discutibili che Andrew intraprende durante questo percorso di formazione, tifiamo per lui, per questo cinico e caparbio ragazzo, disposto a calpestare tutto e tutti pur di arrivare al successo che ambisce. Capiamo che a volte bisogna alimentare il proprio demone per dominare se stessi, stando attenti a non farsi divorare da esso, e di essere pronti ad agire come squali, se vogliamo ottenere il rispetto e la considerazione che meritiamo. Mantenendo allo stesso tempo un equilibrio sociale, perché, se allontaniamo le persone a cui teniamo, fissandoci solamente sul nostro obbiettivo, poi potrebbe essere troppo tardi riprenderle.
Queste riflessioni troveranno la perfetta conclusione nel riscatto finale, dove non sarà importante sentenziare se l'effettivo vincitore sia il metodo dell'insegnante o la determinazione dello studente, perché l'unica a trionfare sarà la musica.
A cui segue un ricamo finale di silenzio... che probabilmente vi ritroverete a riempire, in piedi, con un fragoroso applauso.
Gradimento: 8,5/10