Levi Henriksen -Norwegian Blues
Traduzione a cura di: Giovanna Paterniti
Casa editrice: Iperborea
Edizione: 2017
Pagine: 378
Mentre leggevo pensavo oziosamente che la musica, più di ogni altra cosa, è come il cibo o i drink: alcuni tipi li adori, ad altri preferiresti la cicuta, mentre altri ancora li disprezzi senza alcun motivo; io ad esempio non ho mai ordinato un Cosmopolitan perché mi imbarazza l'idea. Non chiedetemi perché, è solo che ho una morale tutta mia in fatto di alcool, ecco.
Nella fattispecie, l'incipit di Norwegian Blues mi fa pensare ad una canzone scritta da Kris Kristofferson e resa celebre da Johnny Cash, "Sunday morning coming down", i cui primi versi recitano:
“Well, I woke up Sunday morning
With no way to hold my head that didn't hurt.
And the beer I had for breakfast wasn't bad,
So I had one more for dessert.”*
Il protagonista Jim Gystad, quarantenne e produttore discografico specializzato in blues, si presenta proprio in questo stato e oltretutto deve anche presenziare come padrino ad un battesimo. Durante la cerimonia, però, viene colpito dall’incantevole misticismo del canto di tre anziani che, dopo alcune ricerche, si rivelano essere i fratelli Thorsen: sono infatti Timoteus, Tulla e Maria che, un tempo conosciuti come Trio Thorsen appunto, avevano intrapreso un grandioso tour degli Stati Uniti facendo incetta di successi e vendite dei loro dischi.
Da questo momento in poi l’esistenza di Jim, che si trascina senza guizzi né passione ormai da troppo tempo, subisce una drastica inversione proprio grazie al trio e al rinnovato slancio nel voler a tutti i costi riportare in auge il blues norvegese dei tre anziani musicisti.
Non sarà facile per Jim riuscire ad ottenere la fiducia di Timoteus, Maria e Tulla; il tentativo di convincerli a superare la loro radicata ritrosia e tornare ad esibirsi sarà infatti un percorso complesso che non mancherà di stupire il lettore con il disvelamento del passato dei tre, delle loro disillusioni ed i loro segreti, attraverso imprevisti e tiri mancini di un destino dall'umorismo beffardo.
L’autore, Levi Henriksen è un giornalista, paroliere e musicista che ha scelto la propria città natale come sfondo per un romanzo denso di nostalgia, speranza, amore, passione e rassegnazione. I fratelli Thorsen sono un esempio di tutto questo, continuando a nutrire fiducia nella propria storia e in ciò che gli ha insegnato, senza precludersi la possibilità di essere felici a modo proprio.
Ogni libro letto diviene parte della nostra esperienza e Norwegian Blues permette di capire che, a volte, dichiarare resa nei confronti dell’impossibile è l’opzione più coraggiosa che possiamo permetterci, ma prima dovremmo almeno tentare di dare a noi stessi un'opportunità, perchè "Non c'è una notte che non conosca aurora."
L'opera si conclude con un finale agrodolce e con l’idea che non importa quanto la vita possa essere ingiusta e imprevedibile: la forza rigeneratrice della musica rimane l’unica certezza.
*Questa domenica mattina mi sono svegliato senza riuscire a trovare un modo indolore per tener su la testa e la birra che mi sono fatto a colazione era davvero niente male, così ne ho bevuta un'altra come dessert.