Lisbona: La città degli esploratori
La prima vista di Lisbona è tra le più suggestive, si erge infatti a fortezza sull’ampio estuario del fiume Tago, le cui sponde sono collegate da due ponti mastodontici: il Ponte 25 de Abril e il ponte Vasco da Gama. Il primo ricorda il Golden Gate Bridge di San Francisco e svetta sul quartiere dell’Alcântara, mentre il secondo si muove sinuosamente sul fiume per ben 18km.
Prima di iniziare il nostro viaggio nella capitale portoghese, qualche utile consiglio:
ASSOLUTAMENTE munitevi di scarpe comode;
ASSOLUTAMENTE munitevi di acqua;
ASSOLUTAMENTE portatevi lo stretto indispensabile;
Attenzione ai borseggiatori (capitan Ovvio strike back!);
Vestiti leggeri e adatti per lunghe SCARPINATE.
Pronti? Bene, partiamo!
Dall’aeroporto al centro città si impiega poco tempo, basta prendere la linea rossa della metropolitana, una delle quattro che si snodano sotto la città, che risulta ben collegata in ogni suo angolo anche dagli autobus.
La nostra prima tappa è il Parque Eduardo VII a São Sebastião, costituito da due percorsi, poco ombreggiati, che conducono su di una terrazza da cui è possibile osservare tutta la città fino al fiume e dove l’occhio va in fuga sull’Avenida da Liberdade.
Questa prima giornata la trascorriamo in una rigorosa e doverosa passeggiata tra Bairro Alto e il Chiado, due quartieri che costituiscono parte del centro di Lisbona.
Da questa prima passeggiata capirete il perché dei miei ‘’ASSOLUTAMENTE’’ . Camminare per Lisbona regala viste e scorci magnifici, le salite e le discese che dovrete affrontare sono quasi da scalatori provetti, tuttavia vale la pena addentrarsi tra le vie strette e ripide per ammirare i palazzi ricorperti dai caratteristici azulejos. In questa passeggiata si trova uno dei vari punti panoramici della città, il Miradouro Santa Catarina (Bairro Alto). Scendendo entriamo nel quartiere del Chiado, che ci porta giù fino al fiume e, costeggiandolo fino a Praça do Comércio, si entra nel quartiere che risalta di più nel centro di Lisbona: Baixa. La piazza dà l’idea di un vero è proprio ingresso trionfale nel cuore della città: dando le spalle al fiume, la statua di Re Giuseppe I a cavallo vi dà il benvenuto. Da qui si apre Rua Augusta, la via dello shopping di Lisbona.
La seconda giornata la spendiamo nel quartiere di Belém, a 7 km da Lisbona. Solo per arrivare ci vogliono dai 30 ai 40 minuti, a seconda del vostro punto di partenza, ma vi avviso, ci passerete la giornata, quindi non pianificate altri progetti!
L’autobus vi porterà fino al Mosteiro dos Jerônimos, primo dei tre complessi da visitare nel quartiere. Al suo interno vi sono il Museu da Marinha, incentrato su modellini di navi di tutti i tipi (prezzo sui 6€) e il Museu Nacional da Arquelogia, il cui pezzo forte è la camera del tesoro (prezzo: 5€). Personalmente, ho preferito non visitarli e vedere il chiostro a due livelli del monastero, il prezzo si aggira sui 10€; consiglio di visitarli nella prima domenica del mese quando l’ingresso è gratuito.
Verso il mare è impossibile non fermarsi sotto il Padrão dos Descobrimentos; il maestoso monumento è costituito da una torre alta 50m e si può anche salire in cima: il panorama vi toglierà il fiato e, se non soffrite di vertigini, potrete affacciarvi per guardare il mappamondo a mosaico.
Da qui passeggiamo piacevolmente il lungo fiume e, dopo circa 300m, arriviamo al monumento simbolo del quartiere, la Torre de Belém (l'ingresso costa 6€).
Soffrite di claustrofobia? Ammiratela da fuori perché all’interno i passaggi sono davvero stretti! Attenzione! Un semaforo regola il traffico di turisti per arrivare sulla terrazza, che regala un suggestivo panorama del quartiere.
Prima di lasciare Belém c’è un'ultima tappa obbligatoria: la Pastéis de Belém. Dovete assolutamente assaggiare il pastel, il tortino di sfoglia ripiena di crema pasticcera. Non fatevi scoraggiare dalla lunga fila per il take away, ne vale davvero la pena.
Il terzo giorno torniamo a girare per le vie del centro di Lisbona, nei quartieri di Baixa e Alfama.
Partendo dalla già citata Praça do Comércio prendiamo Rua Augusta. Qui, diversamente dai quartieri del Bairro Alto e del Chiado, si entra nel vivo della città e, al consueto fascino, si aggiungono anche gli odori di mare e di terra della cucina portoghese, che si mescolano senza scontrarsi. Da visitare i resti del Convento do Carmo, distrutto dal terremoto del 1755 (ingresso a 3,50€). Passiamo per Praça Dom Pedro, svoltiamo a destra e iniziamo la ‘’scalata’’ verso il Castelo de São Jorge. Abbandoniamo le grandi vie caotiche, piene di turisti e negozi, per addentrarci in uno dei più caratteristici quartieri della capitale portoghese: l’Alfama, costituita da vicoli stretti e ripidi. La salita è faticosa, ma piena di caratteristici negozietti di ceramiche, che ci rallentano con i loro invitanti souvenir. Arrivati al castello, non si percepisce la grandiosità dello stesso (ingresso 8€), di cui restano solo le rovine, ma questo è uno dei luoghi più suggestivi e piacevoli da visitare.
All’ombra dei pini potrete ammirare un panorama a 360° sulla città dal suo punto più alto, riprendete fiato e di nuovo passeggiate lungo i camminamenti di ciò che resta del castello, da una torre all’altra.
Uscendo approfittiamo della brezza per un ultimo giro nell’Alfama. Soffermatevi alla Catedral da Sé, la chiesa più antica, nel cui chiostro retrostante gli scavi a vista riportano alla luce tracce del passato.
L’ultimo giorno abbandoniamo il centro storico della città e con la linea rossa arriviamo alla stazione Oriente, opera dell’architetto Calatrava. Una volta usciti ci dirigiamo al Parque das Nações, sede dell’ EXPO ’98. Vi sembrerà di essere catapultati in un realtà diversa da quella vista fino a quel momento. Una piacevole passeggiata lungo il Tago vi conduce dal moderno centro commerciale Vasco da Gama fino all’Oceanário e Pavilhão de Ciência Viva: qui, il divertimento per i bambini è assicurato!
Il viaggio è giunto al termine, ma vi può tornare utile qualche altro piccolo consiglio: i periodi migliori per visitare la città sono l’autunno e la primavera, eviterete cosi il caldo torrido. Pianificate il soggiorno al meglio, scegliendo posti vicini da visitare nelle diverse giornate. La cucina, a base di pesce o carne, è leggera, ma sostanziosa e saporita; scegliete bene i posti in cui mangiare, perché resterete molto soddisfatti.