Shaun Tan - Cicala

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Titolo originale: Cicada

Traduzione a cura di: Marco Ruffo Bernardini

Casa editrice: Tunuè

Edizione: 2018

Cicala, il nuovo libro di Shaun Tan in uscita l’11 Ottobre, è un piccolo gioiello: è poetico, vero, ma soprattutto è un inno all’inaspettato e alla speranza.

La storia è quella appunto dell’impiegato Cicala, lavoratore invisibile alla propria azienda, ma non ai colleghi umani che lo vessano senza pietà. Da diciassette anni, la cicala, passa le monotone giornate lavorative nel grigio cubicolo di un grigio ufficio; non ha una casa, non ha soldi e non ha una famiglia. La sua esistenza sembra destinata ad una fine annunciata, ma il giorno del suo pensionamento porterà una sorprendente metamorfosi.

Il fatto paradossale è che siamo sempre stati abituati a percepire le cicale come spensierate fannullone che, appollaiate su un ramo, non fanno altro che “cantare” tutto il giorno; un immaginario opposto a quello del personaggio proposto da Tan. L’autore, con la sensibilità e l’ironia che lo contraddistinguono illustra un protagonista in apparenza identificato nel proprio lavoro, tuttavia nessuno può venire relegato ad un solo aspetto dell’esistenza e per ottenere la meritata libertà basta aver il coraggio di spiccare il volo.

Shaun Tan con il suo inconfondibile tratto, cui fa da perfetto contrappunto il testo formato da quelli che posso solo definire haiku, coinvolge il lettore nella grigia “vita minima” della cicala e nel finale apre uno spiraglio di speranza per tutti coloro che, almeno una volta, si sono sentiti bistrattati dagli eventi.

Qui a L’Amletico abbiamo imparato ad amare Shaun Tan grazie a L’albero rosso ed ammetto che ogni volta rimango stupita e ammaliata dalla sua capacità di raccontare storie tanto toccanti, tanto delicate e tanto universali.