"Uno nessuno centomila": Diversi personaggi in cerca di un attore
Guardarsi allo specchio può essere fatale, persino scatenare una crisi esistenziale
Prezzi: 32€ (platea) e € 23 (balconata)
Adattamento e regia: Alessandra Pizzi
Interprete: Enrico Lo Verso
Produzione: Ergo Sum
Vitangelo Moscarda non si riconosce più in se stesso. Si sente un estraneo, un alieno nel suo corpo. Non trova requie da quando ha acquisito la consapevolezza che gli altri lo vedono, lo pensano, lo percepiscono in modo differente da quello in cui lui si conosce. La rivelazione è stata repentina; un lampo a ciel sereno. Mentre si radeva come ogni giorno davanti allo specchio, ha notato che il suo naso non era perfettamente allineato, ma inclinato leggermente verso destra. Un’impercettibile inclinazione fisica che si rivela fatale per il suo precario equilibrio esistenziale.
Per cambiare la percezione che gli altri avevano di lui, decide di iniziare a comportarsi in modo imprevedibile, destando così lo sgomento generale. Non si limita tuttavia a stupire con i suoi comportamenti, ma cerca anche di instillare negli altri gli stessi dubbi che lo tormentano. Ma la verità che va professando è troppo pericolosa, non tutti sono capaci di sopportarla e per questo motivo alcuni tenteranno anche di ucciderlo.
Respinto dalla società, Vitangelo Moscarda giunge alla conclusione che, per uscire dalla prigione in cui la vita ci rinchiude, non basta cambiare il proprio nome, perché la vita è una continua evoluzione. L'unico modo per vivere in ogni istante è assaporare ogni attimo, rinascendo continuamente in modo diverso.
L’adattamento e la regia dell’opera pirandelliana a cura di Alessandra Pizzi rendono ancor più attuale un testo che già di per sé non soffre il passare delle stagioni. Le cangianti luci sul palco, le risate sempre più fragorose in sottofondo, e i numerosi effetti sonori che accompagnano il protagonista nella sua crisi esistenziale, riescono efficacemente ad accentuare il crescente disagio di Vitangelo Moscarda, interpretato da uno straordinario Enrico Lo Verso.
L’attore siciliano è abile nel trasformarsi nei diversi personaggi che si alternano nel corso della rappresentazione. Contribuisce inoltre a rendere efficace il cambio di ruolo, l’abito da lui indossato: una lunga e larga camicia bianca, che gli consente di vestire sia i panni femminili che maschili. Non sembra che sul palco ci sia un solo attore, ma centomila.
Nello spazio scenico minimale risaltano gli specchi pendenti sopra il palcoscenico. Tanti quanti gli occhi dei diversi personaggi che si alternano, in cui Vitangelo Moscarda cerca di guardarsi ma in cui non riesce a trovarsi. Stessi specchi in cui anche il pubblico si può osservare; e chissà – forse – qualcuno, potrebbe anche non riconoscersi.