Novembre - L'inedito autunnale di Iosonouncane
Finalmente il primo assaggio del nuovo nonché attesissimo progetto di Jacopo Incani, per tutti Iosonouncane. IRA è il titolo dell'album che si attendeva come manna la scorsa primavera, poi però posticipato per ovvi motivi al 2021. Da DIE intanto sono trascorsi cinque anni e l'assenza, quasi un'astinenza, del cantautore sardo ha iniziato a pesare e non poco, così oggi diciotto novembre è uscito un inedito del suo disco numero tre. Da segnalare che ciò vedrà l'inizio di una collaborazione storica dell'artista con la risorta etichetta Numero Uno, che dagli anni settanta pubblicò man mano i vari album di Lucio Battisti. Trovarobato resterà comunque fida compagna dell'isolano in una sinergica azione collaborativa.
Novembre ha tutto il sapore e i profumi dell'autunno nebbioso e piovoso, dei primi freddi che sorprendono le ossa senza avvisare. Le tinte di maltempo e di un meteo avverso sono ottenute dalla timbrica grigia del pianoforte e dell'organo, che si complica in un secondo istante dal mellotron tuonante e dalle gocce cadenti di campanelli e timpani. Onnipresenti anche sinth e campionatori nel valzer oscuro del polistrumentista, ancora una volta radicato e incatenato alla terra, brulla (in DIE) o bagnata (in questa) che sia. A corredare l'estratto segue una sontuosa rivisitazione di Vedrai, Vedrai, celebre ballata di Luigi Tenco, plasmata in una marcia mortifera a passo di tamburo. La mancanza si faceva sentire, ma adesso possiamo dirlo: bentornato Jacopo.