Antonio Gallucci - Futilia
Futilia è il terzo libro di Antonio Gallucci e narra una vicenda che si muove sui diversi piani della Storia e del sogno. Una volta terminata la lettura si ha la sensazione di essersi appunto appena svegliati da un sonno popolato da immagini, personaggi e suggestioni che, seppur distinti fra loro, fanno tutti parte di un unico racconto.
Al centro della narrazione c'è il mistero che riguarda il conquistador Hernán Cortés e la sua amante e interprete Malinche che, fattosi strada fino al nostro tempo, finisce per coinvolgere Milo e Nagiko, i due personaggi principali. Attorno ad essi ruotano poi dei bizzarri comprimari e la contesa fra la Secta Manus e la Factio Peditis in un gioco fra realtà e suggestione che, a tratti, lascia il lettore spiazzato (la storia dello spazzolino da denti suicida mi ha deliziata).
La scrittura di Gallucci ha basi solide e la lettura di Futilia, con le sue citazioni in altre lingue, versi e stralci di canzoni, è una sfida lanciata alla cultura del lettore che personalmente ho trovato divertente -sì, sono andata a caccia di quasi tutte le citazioni e fidatevi, avendo pazienza, si scoprono perle come la band indie Built to Spill - ma sono anche conscia che per altri potrebbe risultare eccessiva e un poco gratuita. Si percepisce però quanto lo scrittore abbia messo in gioco se stesso e quanto questo libro sia profondamente personale e, a parer mio, è un grande e raro pregio perché la letteratura ha bisogno di due tipi di persone: scrittori e lettori appassionati.