Assassinio sull’Orient Express: Branagh ci prova senza successo
Anno: 2017
Durata: 114m
Genere: Giallo, Drammatico
Info: Nelle sale dal 30 novembre
Una delle opere più famose della regina del giallo, Agatha Christie, torna sul grande schermo.
Kenneth Branagh si presenta nuovamente al grande pubblico, dopo aver recentemente interpretato un personaggio secondario (il comandante Bolton) in “Dunkirk”, nel doppio ruolo di regista e attore principale, formula che lo consacrò cinematograficamente nei riadattamenti shakespeariani de l’Enrico V e l’Amleto (di cui scrisse anche le sceneggiature), stavolta vestendo i panni del celebre Hercule Poirot.
Il film inizia a Gerusalemme, dove Poirot sta risolvendo un caso su una reliquia smarrita: qui vengono messe in risalto le peculiarità del detective, il carisma, l’acume e l’attenzione per i dettagli, rendendolo fin da subito simpatico allo spettatore.
Ci si sposta poi ad Instabul, luogo in cui tutto avrà inizio. Nella capitale turca si farà una prima conoscenza dei personaggi che si troveranno invischiati nel delitto. Nel frattempo Poirot riceve un’importante lettera che lo invita a raggiungere Londra, così il suo amico Bouc, direttore dell’Orient Express, riesce a trovargli una sistemazione sul treno.
A tal punto il film entra nel vivo, i personaggi incontrati in precedenza si ritrovano tutti nello stesso vagone e vengono studiati in maniera più approfondita. Il nostro amato detective viene coinvolto in alcuni siparietti umoristici: rumori notturni che lo disturbano o l’essere importunato nei momenti di relax, che si concludono con una valanga che blocca il treno.
La mattina si scopre che il signor Ratchett, uno dei passeggeri, è stato brutalmente ucciso nella notte. L’omicidio getta nel caos i passeggeri nella carrozza e il signor Bouc chiede a Poirot che risolva il caso prima dell’arrivo alla stazione successiva, riluttante, Poirot, accetta e inizia ad indagare. Il caso appariva di facile soluzione, ma i troppi indizi trovati portano alla confusione il detective.
Kenneth Branagh (anche co-produttore della pellicola) cerca di dare un aspetto più moderno ed attuale al film. Nella scena iniziale. La disputa tra le tre religioni è quanto mai banale e trattata con superficialità. Non contento, Branagh, cerca anche di ravvivare il film con scene d’azione e di violenza: la rissa nel locale di Instanbul non ha alcun senso, l’inseguimento a treno fermo e la sparatoria, sono solo altri due tentativi per dare più vivacità, totalmente falliti. Per non dimenticare la valanga che dovrebbe travolgere completamente il treno mentre viaggia su di un ponte di legno, colpendo, invece, la sola locomotiva, e lasciandola leggermente inclinata. Viene quasi da esclamare: “la solita americanata”. Inoltre le scene d’azione risultano scollegate dal resto del film, come se siano state aggiunte per allungare la storia. Pessima scelta. Non soddisfatto della scena finale, c'è l'annuncio sul prossimo film: ''Morte sul Nilo''. Una morte che ancora deve avvenire, ma che è già successa. Si parte già col piede sbagliato.
Nonostante un grande cast a disposizione, nessuno degli attori incide particolarmente sul suo personaggio. Rimane una buona prestazione dal punto di vista recitativo, ma manca la capacità di rendere il personaggio proprio, quello che invece ci si aspetterebbe da attori del loro livello. Un peccato, perché la sceneggiatura, i costumi e l’ambientazione sono impeccabili, consentendo allo spettatore di vivere appieno l’ambiente di quegli anni. Aggiungere l’azione in una storia di per sé coinvolgente, trattandosi di un giallo incentrato sulla logica e il ragionamento, è stato un rischio, nel quale il regista non è riuscito.
Gradimento Amletico*: 5,6/10
Paese: USA
Distribuzione: 20th Century Fox
*Media tra gradimento del pubblico, critica e autore
Altre recensioni
Imdb: 6,8/10
Rotten Tomatoes: 58%
MyMovies: 2,5/5