“Dio arriverà all’alba”: Alda Merini rivive nello spettacolo di Antonio Nobili

“Dio arriverà all’alba” è un viaggio inaspettato nell’introversa complessità della poetessa milanese. Un omaggio emozionante che descrive con delicatezza e sentimento l’universo di Alda Merini in quella sua disordinata quotidianità che, tra un mozzicone di sigaretta e un bicchiere di rosso, accompagna un’inquietudine irrisolta senza alcuna pretesa di mascherarla.

La narrazione, intensa ed efficace, è un’altalena di emozioni e contraddizioni in cui il sarcasmo cede il passo alla commozione senza soluzione di continuità.

L’incessante ricerca di poesia in ogni angolo di mondo, dalla finestra sui Navigli al ricordo più doloroso, mantiene vivo il corpo stanco in una lotta senza fine con la sua indole da bambina.

 
 

Donna e poetessa si fondono nell’interpretazione unica di Antonella Petrone, che abbatte ogni muro tra attore e personaggio con un’impersonificazione – nel fisico e nell’animo – che lascia lo spettatore nella sospesa incredulità di rivivere Alda. Una vera magia che la scrittura e direzione di Antonio Nobili hanno reso possibile grazie ad uno spettacolo autentico, che nella sua essenzialità esprime la stessa invisibile fecondità della poesia della sua ispiratrice.

Nessuna idolatria del mito ma la nuda rappresentazione, vestita solo di una pelliccia, di una donna ricca di poesia. Questa è Alda Merini. Questo è Dio arriverà all’Alba.

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Andato in scena al Teatro Due di Roma dal 20 al 25 febbraio 2019, nello spettacolo prodotto da Teatro Senza Tempo Alda Merini viene mostrata al pubblico nel suo più sincero quotidiano, fatto di contraddizioni e dolori, ma anche di gioco, ironia, e faticosa ma imprescindibile libertà.

Le prossime date dello spettacolo: qui.