Gelato Festival a Villa Borghese: Gusti a volontà!
Quando: dal 28 aprile al primo maggio, dalle 11 alle 19
Prezzo: 10€
È in Via delle Magnolie, dentro Villa Borghese, che quest'anno ha luogo il Gelato Festival. Laddove si è solitamente abituati a veder sfrecciare atleti sui pattini, fino al primo maggio (compreso) saranno le palette dei gelatieri a sfidarsi sino all'ultimo colpo.
Una volta acquistato il ticket per la degustazione al prezzo di 10€, si avrà la possibilità di assaggiare tutti i sedici gusti dei concorrenti in gara. Si va dalle creme ai sorbetti ed ogni gelato è inserito in un piccolo cono, oppure – per chi gradisce – nella coppetta.
Il Gelato Festival è una manifestazione che permette di affinare il palato; un'occasione per provare diversi gusti contemporaneamente; una situazione in cui poter confrontare le offerte di numerosi gelatieri e scegliere il migliore, votando quale gusto vi ha colpito di più.
Voi quale avete scelto? Questa la nostra classifica:
Tu vuò fa l'americano
Gelatiere Domenico Livani (Viale gramsci 34, Crotone, Italia)
Mascarpone. Fichi. Cannella. Il gelato di Domenico Liviani è un piacere per gli occhi e per il palato. I fichi e la cannella tingono di scuro il candido mascarpone, lasciando il segno in una crema ricca di striature. Il sapore, poi, è estremamente equilibrato: non un componente sovrasta l'altro, ma si fa assaporare al momento giusto finché il cono non finisce, desiderosi di chiederne ancora.
Caviale Catalano
Gelatiere Matteo Grizi (Corso Matteotti 16, Roma, Italia)
No. Non si tratta del cibo pregiato che si consuma solitamente in un ottimo ristorante di pesce; ma del caviale di limone. Non l'avete mai provato? Matteo Grizi ve lo farà assaggiare insieme ad un'ottima crema ricoperta con una croccante sfoglia di zucchero caramellato.
Tiramisù del Sole
Gelatiere Guenther Rohregger (Via dei Pettinari, 43; Piazza S.Eustachio 49; Via due Macelli 108 Roma, Italia)
Il tiramisù è uno dei dolci più noti e molti lo sanno cucinare; ma non tutti sanno realizzare un buon gelato. La versione di Rohregger è rinfrescante, grazie alle scorze di arance siciliane e di limoni di Sorrento, che ricordano al goloso che l'estate è ormai alle porte.
Philadelphia con aceto balsamico di Modica
Gelatiere Domenico Lucchese (Piazza San Domenico 11, Palermo, Italia)
Si è ormai soliti abbinare l'aceto con qualsiasi altro alimento, ma con il gelato? La crema di aceto preparata da Lucchese, fusa insieme al philadelphia ed al mascarpone, è una piacevole scoperta che si lascia dolcemente gustare.
Mediterraneo
Gelatiere Veruska Cardellicchio (Via Bisagno 19 Piazza Istria, Roma, Italia)
La mandorla di Veruska è uno dei sapori più intensi della rassegna a Roma. I suoi gusti sono rinomati anche tra i siciliani, che si recano spesso nel suo locale vicino a pzz. Istria. Nella versione qui proposta, Mediterraneo, i canditi al limone ed i crumble al sale rosa si avvertono tuttavia troppo per renderlo un gusto originale.
Nocchione rosmarino e lampone
Gelatiere Francesca Chricosta (Via delle Cerquette 1-7, Ariccia RM, Italia)
Nella vita bisogna saper osare. Il gusto offerto da Francesca Chirosta è sicuramente il più originale, per via del rosmarino: un ingrediente che, usato nel gelato, può portare facilmente ad un fiasco.
Il suo preparato è invece godibile, grazie all'abbinamento con la nocciola che lo rende unico nel suo genere. Da provare.
Cristalda e Pizzomunno
Gelatiere Piero Mascia (Corso Lifazzini 75, Vieste FG, Italia)
Il passion fruit è sicuramente uno dei frutti più intensi; e Piero Mascia ne fa buon uso, fondendolo insieme al cioccolato bianco. I lamponi, che dovrebbero completare il gusto, rimangono però separati dal resto, senza riuscire ad amalgamarsi alla crema ricca di passione.
Arachide al sale rosso delle hawaii
Gelatiere Andrea Pagnoni (viale degli Amiragli 102, Roma, Italia)
"Arachide pura!" così viene presentato il gusto da Andrea Pagnoni. Senza ombra di dubbio il sapore del frutto si sente. Ma ciò non basterebbe a renderlo un gelato da provare se non fosse per l'abbinamento con il sale rosso delle Hawaii, che dà vita ad una combinazione riuscita. I due sapori rimangono però separati tra loro, segno di un matrimonio non destinato a durare al lungo.