Prime video: tutti i film da non perdere

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Il portale online per lo streaming di film più pratico e noto del momento, insieme a Netflix, offre un catalogo immenso, eppure molto confusionario. Certo, esistono delle macro categorie (basate su criteri talvolta molto discutibili) che accorpano film nei generi del dramma, del thriller ecc ecc, però basta poco per notare come l’offerta in termini di film è molto più variegata di quella che appare attraverso questi filtri. Film d’autore dimenticati, B movie sfortunati, commedie sexy riuscite male, cult americani; tutto un insieme di opere eterogenee che appare stridente anche all’occhio più inesperto. A primo sguardo infatti si vede tanto materiale messo alla rinfusa, materiale che spesso nemmeno figura all’interno delle etichette proposte, e che sembra quasi traboccare fuori dall’applicazione. Una scelta inconsueta insomma. Tuttavia, occorre cogliere il lato positivo di questo confuso mélange: una grande opportunità di scelta è riservata a chi è deciso ad esplorare questo catalogo così ampio e in continua espansione. Qui si propone una selezione dei titoli che riteniamo di giudicare fra i più interessanti disponibili al momento. Cominciamo!

Pietre miliari del cinema d’autore

Fanny e Alexander, di Ingmar Bergman.

Il settimo sigillo, di Ingmar Bergman.

Il posto delle fragole, di Ingmar Bergman.

Monica e il desiderio, di Ingmar Bergman.

Scene da un matrimonio, di Ingmar Bergman.

Stavinsky, di Alain Resnais.

Edipo re, di Pier Paolo Pasolini.

Accattone, di Pier Paolo Pasolini.

L’Avventura, di Michelangelo Antonioni.

Il grido, di Michelangelo Antonioni.

Week end. Un uomo e una donna da sabato a domenica, di Jean Luc Godard.

Agente Lemmy Caution: missione Alpaville, di Jean Luc Godard.

Niente da nascondere, di Michael Haneke.

Il nastro bianco, di Michael Haneke.

Funny games, di Michael Haneke.

Non drammatizziamo, è solo una questione di corna! (si, la traduzione del titolo è tremenda), di Francois Truffaut.

Il tagliagole, di Claude Chabrol.

I demoni, di Andrzej Wajda.

Melancholia, di Lars Von Trier.

La casa di Jack, di Lars Von Trier.


 

Thriller evocativi

Snowpiercer, di Bong Joon-Ho.

La promessa dell’assassino, di David Cronenberg.

Il regno, di Lars Von Trier (serie tv, incompleta).

Chloe. Tra seduzione e inganno, di Atom Egoyan.

Tom à la ferme, di Xavier Dolan.

Stay. Nel labirinto della mente, di Marc Forster.

Segreti di famiglia, di Joachim Trier.

L’amico di famiglia, di Claude Chabrol.

Stéphane, una moglie infedele, di Claude Chabrol.

Gli innocenti dalle mani sporche, di Claude Chabrol.

Dieci incredibili giorni, di Claude Chabrol.

La camera azzurra, di Mathieu Amalric.

L’uomo nell’ombra, di Roman Polanski.

Dramma e melodramma

Cherì, di Stephan Frears.

Sapore di ruggine e ossa, di Jacques Audiard.

Ritorno alla vita, di Wim Wenders.

J’ai tué ma mére, di Xavier Dolan.

La vita di Adele, di Abdellatif Kechiche.

Sulle mie labbra, di Jacques Audiard.

Carne tremula, di Pedro Almodovar.

La fidélité, di Andrzej Zulawski (qui potete trovare la recensione)

La vie en rose, Olivier Dahan.

Eva, di Benoît Jacquot.


 

Deliri onirici

The neon demon, di Nicolas Winding Refn.

Suspiria, di Luca Guadagnino.

Umano non umano, di Mario Schifano.

Cosmopolis, di David Cronenberg.

Scanners, di David Cronenberg.

Personal shopper, di Olivier Assayas (qui potere trovare la recensione).

Brazil, di Terry Gilliam.

Climax, di Gaspard Noé.





Semplicemente Cult

Oldboy, di Park Chan Wook.

Lady Vendetta, di Park Chan Wook.

Pasolini, di Abel Ferrara.

Violent cop, di Takashi Kitano.

Sonatine, di Takshi Kitano.

Boyhood, di Richard Linklater.

Pusher, di Nicolas Winding Refn.

Fight club, di David Fincher.

Il pasto nudo, di David Cronenberg.

Il demone sotto la pelle, di David Cronenberg.

Habemus papa, di Nanni Moretti.

Irréversible, di Gaspard Noé.


 

“classici” del cinema postmoderno

A Dangerous method, di David Cronenberg.

Il misterioso caso di Banjamin Button, di David Fincher.

Two mothers, di Anne Fontaine.

American History X, di Tony Kayne.

Il grande Lebowski, dei fratelli Coen.

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