Un cenacolo interdisciplinare per 25 giovani artisti, che dà vita ad una riflessione scenica e filosofica di un’opera del passato.

Una spettacolo difettoso, più vicino ad una pochade che non ad un’opera teatrale.

“Una storia di amicizia tra uomini e tra uomini e donne anche quando sembra impossibile, perché l’amicizia, di tutte le cose più divine e umane, è la più preziosa, la più delicata, la più virtuosa.”

Tratto dal testo di Lucy Prebble, lo spettacolo messo in scena da Silvio Peroni vuole porre l’accento sull’effetto rigenerativo che l’amore ha su di noi: non è necessario assumere farmaci, la medicina più potente al mondo si trova già in natura.

Sulle onde rock di Another Brick In The Wall dei Pink Floyd, le scene appaiono elettrizzanti, ricordando lo stage di un concerto dove Prospero è la rockstar indiscussa.

Brillano i raggi del sole sul mare. La falesia arde sotto la luce splendente della stella più luminosa. Le nudità affiorano e risvegliano il desiderio dei giovani. È tempo di bagni. È tempo d’estate. È tempo d’amore.

“Ci sono due punti di vista, questi due punti di vista non si incontreranno mai. Però il pubblico dovrà decidere da che parte stare: dalla parte di Antigone o dalla parte di Creonte”

«Se potessi esprimerlo con le parole non ci sarebbe nessuna ragione per dipingerlo». (Hopper)

“Cos’è Amleto se non un ragazzino troppo piccolo per essere re, abbastanza grande da piangere la morte di un padre con un compito più grande di lui da portare a termine?”