Una mostra monografica, un esercizio di attenzione, di studio e di valorizzazione, che ripercorrerà, attraverso le vicende di un artista, le tensioni intellettuali di oltre mezzo secolo.
Al centro del racconto le opere di Cesare Tacchi (1940-2014) al quale la città di Roma rende omaggio a poco più di tre anni dalla sua scomparsa.
Ritratto dalla critica nel 1959 come "un giovane solitario silenzioso e castigato", Tacchi, sebbene fu tra i protagonisti di alcune significative compagini di artisti, non mutò con gli anni il suo temperamento. Fu proprio questo, forse, che gli permise di stanare le contraddizioni di alcuni aspetti cruciali della cultura visiva contemporanea e di intraprendere nuove e imbattute strade. Più di cento opere, ordinate cronologicamente, tracceranno un percorso attraverso la sua intera biografia artistica.