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ROMA PAGANA
Jun
28
to Jun 29

ROMA PAGANA

Illustrazione di Federico Bonfiglio.

Tornano le Serate Amletiche!

Il 28 giugno, per dare il benvenuto all’estate, festeggeremo insieme nel cuore dell’Ex Mattatoio di Testaccio, un luogo un tempo di morte e crudeltà e oggi agorà di arte e cultura.

Negli spazi di Latte Creative, di fronte alla vecchia edicola restaurata e trasformata nella prima libreria interamente dedicata all’attivismo a Roma da Salvatore Barbera, sarà allestita una mostra e prenderanno vita performance, dj set e riti collettivi esorcizzanti e catartici, tra mangiafuoco, percussionisti, compositori e pittori.

Riscopriremo insieme un modo antico di fare festa, liberando pulsioni e desideri, grazie al sacro nettare di Bacco e tramite la musica e le arti.

Dalle 21 fino a notte fonda, ingresso libero.

PENSA POETICO, VIVI L’AMLETICO

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Incontro con Daniele Mencarelli in occasione della mostra DIS/INTEGRATION
May
9
6:00 PM18:00

Incontro con Daniele Mencarelli in occasione della mostra DIS/INTEGRATION

In occasione della mostra DIS/INTEGRATION si terrà un incontro nel piazzale antistante al Museo Laboratorio di Tor Bella Monaca con il poeta e scrittore Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega giovani con Tutto chiede salvezza (2020) e del best seller Sempre tornare, in lizza per il Premio Europeo della Letteratura 2022.

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A Modica l'anteprima nazionale dell'antico carnevale della contea
Mar
6
to Mar 7

A Modica l'anteprima nazionale dell'antico carnevale della contea

Domenica 6 Marzo alle ore 18.00 andrà in scena al Teatro Garibaldi di Modica l’anteprima nazionale dello spettacolo a cura di Margherita Peluso: L’Antico Carnevale della Contea di Modica, tratto dall’omonimo testo di Serafino Amabile Guastella. Prodotto dalla Fondazione Garibaldi col Patrocinio Del Comune di Modica è un omaggio che l’attrice e regista ha voluto dedicare a uno dei più attenti e geniali studiosi e autori di tradizioni popolari siciliane. L’artista ha saputo offrire un suggestivo scorcio dei diversi significati che la festa del Carnevale portava con sé, quando prepotentemente irrompeva nelle case, nelle strade e nella vita di una Modica di fine ‘800. In questo lavoro Margherita Peluso dà prova delle sue sperimentazioni artistiche ereditate dalle diverse esperienze internazionali e studi antropologici che l’hanno fatta evolvere da attrice di cinema, televisione e teatro a operatore artistico-culturale a tutto tondo, capace di portare sul palco l’interdisciplinarietà delle arti dove musica, poesia e arti figurative prendono vita grazie anche all’interpretazione e immedesimazione degli attori coinvolti. Uno spettacolo nello spettacolo, dove il teatro diviene rappresentazione del teatro stesso e del ruolo sacrale e centrale che ricopre. Filo conduttore dell’intero spettacolo è il rito del Carnevale come momento di stacco, di profondo divertimento e di sovversione dell’ordine che lascia posto al nuovo. Qui gli Jàbbu, i ‘Nnivinaggi e gli Sciuoggilingua (tutte espressioni tipiche del dialetto siciliano per indicare scherzi, scioglilingua e modi di dire) e i canti tipici, i giochi carnevaleschi fanno da sfondo alle Maschere, create appositamente dall’artista Pamela Vindigni (Artisti Associati Matt’Officina) sotto l’attenta supervisione di, che descrivono accuratamente le incarnazioni siciliane dei personaggi tradizionali della Commedia dell’Arte. Maschere carnevalesche, figure centrali della festa, che con i loro tratti, i loro destini e il loro rapporto ci accompagnano in un equilibrio tra vita e morte, tra leggerezza e rigore delle leggi divine che in un’inversione simbolica dei valori attraversa gli aspetti della vita quotidiana come la politica, il gioco, il cibo. Il Carnevale è rito antichissimo che celebra il corpo. Non solo il corpo degli umani ma il corpo del mondo. La terra e i suoi frutti, i mille sapori, gusti e piaceri con cui la terra nutre gli umani da sempre. Elementi popolari radicati nella tradizione siciliana che si muovono a passi di danza nella contemporaneità e nel moderno, tra le note delle musiche inedite originali scritte composte dalla sapiente sensibilità artistica di Marcello Difranco e magistralmente eseguite da: Massimo Arena, Nadia Marino e Marco Pluchino. «”Il carnevale nella contea di Modica era una pazzia allegra e chiassosa, la quale trovava sfogo in qualche gruppo di maschere più o meno balzane” – sorride la regista interpretando questo passo del Guastella - Il mio intento era creare uno spettacolo di Commedia dell’Arte che rappresentasse un tributo all’autore e al tempo stesso alla vivissima tradizione della Commedia legata indissolubilmente alla vitalità della cultura popolare siciliana e del suo intimo legame con il territorio. Ringrazio Giovanni Fusetti, grande conoscitore ed esperto della Commedia dell’Arte, per la consulenza artistica di un testo classico che in questo lavoro incontra la contemporaneità dei nostri giorni, dando vita a una rappresentazione che danza sul filo sottile tra passato e presente, in una delicata metamorfosi degli equilibri qui rivisitati, come quelli tra uomo e donna, tra balli e Tradizioni, tra la sacralità della terra e le necessità dell’oggi. In questo periodo quanto mai difficile per la comunità, la celebrazione del carnevale che portiamo in scena vuole essere un richiamo alla necessità e alla bellezza per celebrare gioiosamente la fertilità della comunità e della terra e delle molteplici relazioni che da sempre legano il mondo. In questo lavoro ho cercato di risaltare la parte più intima, più sacrale del Teatro che mi ha sempre affascinata. Portare in scena il rito della memoria, la centralità del teatro in quanto Teatro e poterlo fare, donandogli la leggerezza della contemporaneità senza spogliarlo della sacralità che riveste». Lo stile corale di questa produzione, con la scelta di coinvolgere la comunità locale non solo con il cast di attori ma anche con i cori di musicisti di acrobati e ginnasti, vuole offrire alla comunità ragusana un momento di fierezza per le sue radici, profonde, antiche e sempre vive. Tutto ruota attorno al filo invisibile della memoria e della tradizione che sorregge il Carnevale stesso e che Bacco, che qui incarna l’essenza della festa, con i suoi eccessi, il suo assumere forme differenti alla ricerca continua di svago, cercherà di rincorrere la vecchia Li Fusa, maschera antica del ragusano, per evitare che il filo venga tagliato. Compito arduo e difficile quello della Vecchia Li Fusa, figura archetipa che ci lega all’antichità del ruolo delle parche, che proverà a spiegare che la sua funzione è quella di tessere le fila e tagliarle. Il suo personaggio rappresenta il delicato alternarsi tra vita e morte, tra piacere e dolore, che sono elementi imprescindibili della ciclicità della vita e degli eventi. La sacralità della fine dalla quale nasce un nuovo inizio in un moto perpetuo e continuo che trova nel ricordo e nelle tradizioni il seme che farà rinascere il carnevale. Il dibattito tra Dionisio, Il Bacco, che rappresenta l’essenza dei piaceri terreni e dello svago e la Vecchia Li Fusa, che ci ricorda l’intima fragile tragicità della vita si esplica nel Carnevale come spazio del corpo e dello spirito capace di esistere proprio alla frontiera tra il piacere e il dolore, tra la festa e il lavoro. C’è un tempo per vivere e un tempo per morire, un tempo per danzare e un tempo per faticare, un tempo per lavorare la terra e un tempo per festeggiarne i frutti. Ed anche se ogni anno il Carnevale apparentemente muore, ogni anno rinasce, perché la vita non muore mai, e con lei la Natura. Una rappresentazione che muove i passi da un’ispirazione del Guastella, che viene ripreso e reinterpretato in chiave moderna dagli attori che hanno concorso a scrivere le battute di uno spettacolo che fa del teatro il perno centrale. Un motivo di riflessione sul sottile equilibrio di giochi, sul ruolo della donna che si emancipa lasciando libero di genere questa rappresentazione. Un inno al disordine, alla sovversione perché è dal caos che nasce il nuovo ordine ma anche al ritorno alla terra, all’agricoltura, e al delicato rapporto tra l’uomo e la natura. E che il buon Serafino Amabile possa unirsi alla festa. E possa l’Antico Carnevale di Modica ritornare. “Gioia ingenua, tranquilla, benevola di uomini e di animali: cuori disposti al bene, menti distratte per un momento dai fastidi della vita! Pure è felicità di un sol giorno

Tratto da Serafino Amabile Guastella - Drammaturgia e Regia di Margherita PelusoSupporto Drammaturgico e Linguistico Vincenzo Giannì - Consulenza Artistica: Giovanni Fusetti Scrittura Scenica Cre-Attori: Giovanni Peligra Cristina Gennaro Marzia Ciulla Simona Adele Buscemi Alessandro Adamo Giancarlo Iacono Flavio Aliotta Pamela Vindigni maschere Mat Officina sotto l’attenta supervisione Acrobati (Motyka Ginnastica Artistica) Chiara Iacono Giulia Cappello Soraida Gennuso Vittoria Russo Spadaccini (Scherma Modica) Giulia Floridia Giancarlo Trapani Linda Romano ! Musiche: Marco Pluchino, Marcello Difranco, Massimo Arena, Nadia Marino Coreografia - Veronica Racito Maschere e Scenografie: Pamela Vindigni e Marco Terroni Grifola (Artisti Associati Matt’Officina) Costumi - Vincenzo OcchipintiDomenica 6 Marzo alle ore 18.00 andrà in scena al Teatro Garibaldi di Modica

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DALL’ ATELIER AL MUSEO
Feb
1
to Jun 30

DALL’ ATELIER AL MUSEO

Un corso di disegno artistico e di tecniche grafiche in uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti di Roma: la Galleria Diorama di Giano del Bufalo e Niccolò Mottinelli, una wunderkammer nel cuore della città, nascosta nei pressi di Santa Cecilia in Trastevere.

Il corso vuole essere un percorso formativo, teorico e pratico, attraverso la storia dell’arte e del disegno. Oltre ai metodi classici del disegno dal vero, che da secoli vengono esercitati e tramandati nelle accademie d’arte, verranno insegnate e messe in pratica una serie di tecniche artistiche più particolari, oggi non facili da incontrare nei corsi tradizionali.
Per ogni studente, in base all’esperienza, è previsto un livello di approfondimento differente; le lezioni sono quindi rivolte sia a chi ha già una certa dimestichezza con il disegno, sia agli appassionati e curiosi che intendono avvicinarsi per la prima volta all’Arte. Il corso si articola in 8 incontri della durata di 2 ore ciascuno. Alla fine del corso è prevista l’organizzazione di una mostra collettiva presso Diorama, in cui ogni allievo potrà esporre una propria opera.

PROGRAMMA DEL CORSO1

27.02.2022
Basi del disegno dal vero I (grafite, penna e rapidograph)

13.03.2022
Basi del disegno dal vero II (carboncino, nero vite e fusaggine)

27.03.2022
Technique des trois crayons (sanguigna, pietra nera e gesso bianco)

10.04.2022
Preparazione e disegno a punta d’argento

24.04.2022
Decorazione a foglia d’oro

08.05.2022
Disegno su vetro, specchio e metallo

22.05.2022
Xilografia. Incisione e stampa della matrice

05.06.2022
Corpo e panneggio. Disegno dal vero con modello vivente

Giugno 2022Mostra finale collettiva


1 Le date e gli orari sono soggetti a modifiche, anche in base alle esigenze degli allievi.


I DOCENTI
Gabriele Luciani

Artista e docente di disegno
Luciani è un pittore e disegnatore italiano. Nel 2015 si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. In questa, nel 2016, è cultore della materia nelle classi di Disegno e Scuola Libera del Nudo del prof. Pierluigi Berto. Dal 2010 prende parte a numerose mostre nazionali ed internazionali, esponendo le sue opere in vari e importanti musei e gallerie come i Musei Vaticani,
il MEAM – Museu Europeu de Arte Moderna di Barcellona, l’Art Revolution Taipei a Taiwan e Mirabilia Art Gallery a Roma.
Attualmente è docente nelle classi di disegno e pittura dell’Associazione Culturale Mirabilis.
(www.gabrieleluciani.it)


Niccolò Maria Mottinelli
Gallerista e curatore d’arte
Mottinelli è stato per vari anni curatore e direttore artistico della casa-museo Maison Musée Dorée nel Rione Monti di Roma. Dopo aver conseguito un master in curatela d’arte, un dottorato in archeologia classica ed essersi specializzato in storia del collezionismo antiquario e allestimenti museali, si è dedicato alla divulgazione culturale e all’organizzazione di mostre ed eventi artistici fra Roma, Milano, Londra e Parigi.
Dal 2021, insieme a Giano Del Bufalo, fonda e dirige Diorama, galleria d’arte e salotto culturale a Roma.


LO SPAZIO

Il corso si svolge all’interno di Diorama, in Vicolo della Scalaccia 12 nel Rione Trastevere a Roma. Un luogo che è spazio espositivo e galleria d’arte, ma anche salotto culturale e circolo di condivisione e formazione per artisti, intellettuali e appassionati. Le collezioni esposte presso Diorama, di importanza museale, rappresenteranno per gli studenti non solo una fonte di
ispirazione, ma soprattutto un utile supporto di confronto per le tecniche artistiche studiate durante il corso.


INFORMAZIONI E COSTI

Al corso saranno ammessi, previo colloquio conoscitivo, un massimo di 10 allievi, in modo da
poter garantire una attenzione adeguata e specifica a ogni partecipante. Il costo del corso è di euro 380, comprensivo della mostra finale allestita insieme ai docenti presso Diorama.
I docenti sono a completa disposizione per ulteriori domande e chiarimenti, garantendo la massima reperibilità prima e durante lo svolgimento delle lezioni.
+39 333 5690218
+39 320 7938633
info@dioramagallery.com

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Tempo barocco
May
15
to Oct 3

Tempo barocco

L’esposizione presenta 40 opere di grandi protagonisti della cultura barocca, da Pietro da Cortona a Gian Lorenzo Bernini, da Valentin de Boulogne a Nicolas Poussin, da Anton Van Dyck a Domenichino, da Andrea Sacchi a Guido Reni.

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Natale con la MIC
Dec
20
to Dec 25

Natale con la MIC

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Musei Civici fanno festa accogliendo cittadini, famiglie e bambini NATALE CON LA MIC, un ricco programma di mostre, musica, attività didattiche e aperture straordinarie fruibili da parte di tutti ma con gratuità e speciali agevolazioni per i possessori della MIC card.

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