Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano dal 24 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020, nella sede di Galleria Corsini, la mostra L’enigma del reale. Ritratti e nature morte dalla Collezione Poletti e dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, a cura di Paola Nicita.
L’esposizione presenta circa trenta opere mai esposte a Roma provenienti dalla collezione di Geo Poletti (Milano 9 aprile 1926 – Lenno 13 settembre 2012), storico dell’arte, connoisseur, pittore e collezionista, messe a confronto con alcuni dipinti del museo e un’opera proveniente dal Museo nazionale di Varsavia.
Una mostra fortemente voluta dalla direttrice Flaminia Gennari Santori che sottolinea: “come per la mostra di Mapplethorpe anche in questa occasione si prosegue alla Galleria Corsini con l’esplorazione del collezionismo, sia come pratica che come categoria culturale”.
Saranno esposte per lo più nature morte seicentesche, da quelle di ambito caravaggesco romano, alle “Cucine” emiliane, dalle più sobrie e intime nature morte lombarde, fino alle nature morte di Bernardo Strozzi e al rinnovato realismo di ispirazione caravaggesca del bergamasco Evaristo Baschenis.
Due importanti nature morte raffiguranti Vasi di fiori e frutta attribuite da Geo Poletti allo stesso Caravaggio verranno messe a confronto con una Natura morta con tuberosa conservata a Palazzo Barberini e solitamente non esposta al pubblico.
Completa il percorso espositivo un approfondimento sulla cosiddetta “Pittura di Realtà”; di grande interesse il confronto, mai realizzato prima, delle tre versioni del Pescivendolo che sventra una rana pescatrice. Un’occasione imperdibile di vedere riunite le tre tele (quella delle Galleria Nazionali, la versione della Collezione Poletti e la terza, proveniente dal Museo nazionale di Varsavia, prestito eccezionale per la mostra), restituendo loro il contesto di provenienza e un’inedita lettura, sia sul piano attribuzionistico che su quello storico e iconografico, grazie anche alle indagini diagnostiche effettuate sulle prime due versioni.
Quella delle Galleria Nazionali, attribuita prima al romagnolo Guido Cagnacci e poi al fiorentino Orazio Fidani, è in realtà opera di un grande pittore napoletano della metà del XVII secolo. E anche le altre due versioni, quella Poletti e quella di Varsavia sono riconducibili allo stesso ambito culturale e alla stessa epoca.
Sempre nell’ambito della “Pittura di Realtà” saranno esposti il Democrito di Jusepe de Ribera e la Maddalena penitente di ambito spagnolo, opere segnate da una forte aderenza ai valori naturalistici che muove dal mondo caravaggesco.
Le due tele, così come il Bacco e Fauno, mettono in evidenza la qualità del collezionismo di Geo Poletti: il suo occhio e giudizio infallibili, oltre alla lunga amicizia con il critico Roberto Longhi, gli permisero di approfondire soprattutto l’arte del Merisi, dei caravaggeschi e di tutta la pittura italiana e spagnola del Seicento.
In conclusione della mostra sarà dedicata una giornata di studio a Palazzo Corsini per approfondire la conoscenza dei dipinti esposti, alla quale verranno invitati studiosi e specialisti del settore, nazionali e internazionali.
Per l’occasione sarà pubblicato un libretto/guida con un testo di Paola Nicita. Sono inoltre previste una serie di attività didattiche (visite guidate e conferenze) rivolte ai diversi pubblici della mostra.