Filtering by: Cinema

To be or not to be di Ernst Lubitsch alla Casa del Cinema
Aug
17
9:00 PM21:00

To be or not to be di Ernst Lubitsch alla Casa del Cinema

7.-Vogliamo-vivere-533x300.jpg

TO BE OR NOT TO BE (Vogliamo vivere), Ernst Lubitsch

USA, 1942, 99’

VOGLIAMO VIVERE!

Dopo l’invasione nazista, una compagnia di teatro polacca cerca di mettere in scena il dramma “Gestapo”, ma viene bloccata dalla censura tedesca. La compagnia guidata da Josef (Jack Benny) e Maria (Carole Lombard) Tura, ripiega allora sull’ “Amleto”, il cui celebre monologo , “To be or not to be” – da cui il titolo originale – finisce per diventare lo sfondo di una vorticosa sequela di equivoci e di inganni ai danni dei nazisti, oltre che degli intrighi amorosi della bella Maria. Ritmo travolgente, battute irresistibili, incroci continui tra realtà e palcoscenico, recitazione magistrale sono gli ingredienti di questa feroce satira in cui la vita di teatro finisce per mescolarsi di continuo con le vicende belliche. Lubitsch riesce a sposare la comicità delle situazioni a un messaggio fortemente politico, anche se all’epoca della sua uscita l’utilizzo di un registro lieve e divertente in un’epoca tragica come quella nazista fu giudicato quasi sconveniente. Un remake del film è stato realizzato nel 1983 da Alan Johnson con il titolo di “Essere o non essere”.

Sinossi

Alla vigilia dell’ ultima guerra mondiale una compagnia di artisti polacchi deve mettere in scena una commedia antinazista, ma gli eventi precipitano e ben presto Varsavia è alla mercé del governatore tedesco. Gli artisti che hanno dovuto smettere di recitare hanno però costituito un attivo centro di resistenza e, grazie ai costumi che avevano pronti per la commedia, giocano una serie di beffe agli oppressori, riuscendo alla fine a mettersi in salvo in Inghilterra servendosi dell’aereo di Hitler.

Titolo Originale: To Be or Not to Be

View Event →
A cavallo della tigre, Comencini alla Casa del Cinema
Aug
16
9:00 PM21:00

A cavallo della tigre, Comencini alla Casa del Cinema

ACavalloDellaTigre0033272RPTN--532x300.jpg

A cavallo della tigre di Luigi Comencini (1961, 110’)

L’ingenuo Giacinto, finito in prigione per una truffa, viene coinvolto, suo malgrado, in un’evasione con tre loschi figuri, ma ben presto si rende conto che è più conveniente per tutti se ritorna in cella. «Condotto senza alcuna debolezza di ritmo, A cavallo della tigre alterna in maniera brillante le gags più divertenti con una serie di notazioni socio-economiche che costituisce il nerbo del film: in Comencini, il dramma non è mai lontano. Il ritorno di Manfredi nella sua famiglia, il piatto di spaghetti rovesciato per terra, l’amante installato a casa della sposa […], i bambini divenuti estranei, costituisce un pezzo d’antologia. D’altra parte […], Comencini si rivela uno straordinario direttore di attori: oltre a Nino Manfredi – che raggiunge in questo ruolo uno dei primi traguardi della sua carriera -, il film armonizza gli stili molto diversi di Mario Adorf, Raymond Bussières e anche di un Gian Maria Volontè colto all’inizio della sua carriera» (Gili). «Come attore il film mi diede molte soddisfazioni; fu una faticaccia. Quando vidi che il pubblico non lo accoglieva bene, ci rimasi male. Ma non dipendeva da Comencini, dipendeva dalle manchevolezze di un soggetto disarticolato, che era forse in anticipo sui tempi: almeno secondo me. Il film era stato prodotto da una cooperativa costituita da Age, Scarpelli, Comencini e Monicelli: l’insuccesso commerciale del film la mise in crisi» (Manfredi).

View Event →
Il Cinema, la palazzina e la borghesia romana
Jul
15
9:00 PM21:00

Il Cinema, la palazzina e la borghesia romana

13442330_1202011706510543_967207604680030975_n.jpg

Il Cinema, la palazzina e la borghesia romana.

A cura del prof. arch. Alfredo Passeri, RomaTre. A seguire proiezione del film L’eclisse di Antonioni

In occasione dell’appuntamento con l’Isola del Cinema. il FAI promuove una conferenza dedicata a Cinema ed Architettura nella città di Roma, tema già avviato durante le Conversazioni Roma. Storie di una Città svolte all’Accademia di Belle Arti. L’architettura del dopoguerra si caratterizza per la crescita e lo sviluppo di una nuova tipologia architettonica, la palazzina, che incontra i favori della nuova classe borghese che si va affermando a Roma e che cerca una modalità abitativa congeniale al suo status. Il prof. Alfredo Passeri, che ha dedicato ampi studi a questo tema, ci accompagnerà in un percorso illustrato attraverso capolavori del Cinema per raccontare come le palazzine romane siano co-protagoniste e facciano da scenografia dei racconti di Antonioni, di Fellini e di altri autori straordinari. Sarà possibile, allora, riconoscere come la “palazzina romana” abbia rappresentato un modello amatissimo di residenza, riconoscibile, d’eccezione, qualificativo della borghesia romana, soprattutto, quando la palazzina è di riconosciuta qualità architettonica. Antonioni per esempio, sia ne L’Avventura che ne l’Eclisse, utilizza la città di Roma e le palazzine per esaltare le naturali scenografie e le atmosfere create “intorno” ai protagonisti. Racconta minuziosamente l’EUR ancora in fase di realizzazione. Siamo negli anni Sessanta e Roma ci appare ancora “sotto controllo”, bellissima, con un futuro di equilibri urbani ed architettonici che, purtroppo, saranno presto turbati da tanta, troppa edilizia incongrua e francamente brutta. Insomma, è la “bellezza” di questi quartieri che si intende mettere in luce, raccontare, osservare e – perché no – “esaltare” come la migliore produzione moderna e contemporanea di Roma. Ingresso libero fino ad esaurimento posti, non è necessaria prenotazione.

View Event →